I vescovi italiani: noi con i patriarchi, solidali con i cristiani di Gaza
di Redazione
In un comunicato la presidenza Cei si unisce alle dichiarazioni di Pizzaballa e Teofilo III. Il 23 settembre a Gorizia annunciato un momento di preghiera per la pace

La Chiesa italiana «esprime solidarietà e sostegno ai patriarchi latino e greco ortodosso di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa e Teofilo III, che ieri, 26 agosto, in una nota congiunta, hanno annunciato che non lasceranno Gaza per “continuare a prendersi cura di tutti coloro che si troveranno nei due complessi”».
Il messaggio di solidarietà e vicinanza dei vescovi del nostro Paese alle comunità cristiane della Terra Santa, in particolare quelle di Gaza, è stato affidato ieri a un comunicato diffuso dalla Cei.
«Nel rinnovare la vicinanza per la forte testimonianza in una terra martoriata, la presidenza della Cei fa proprie le parole dei due patriarchi – si legge ancora nel testo firmato dalla presidenza della Conferenza episcopale –, ricordando che “non può esserci futuro basato sulla prigionia, lo sfollamento dei palestinesi o la vendetta: non è questa la giusta via, non vi è alcuna ragione che giustifichi lo sfollamento deliberato e forzato di civili”».
«Uniamo le nostre voci a quelle di papa Leone XIV e dei patriarchi di Gerusalemme per invocare il dono della pace e chiedere, con determinazione, che la comunità internazionale intervenga in modo tempestivo per fermare questa barbarie, una strage insensata che sta seminando morte, distruzione e dolore», continua il comunicato.
Poi l’adesione all’appello del Papa lanciato ieri mattina al termine dell’udienza generale: «Con il Papa supplichiamo che siano liberati tutti gli ostaggi, si raggiunga un cessate il fuoco permanente, si faciliti l’ingresso sicuro degli aiuti umanitari, e venga integralmente rispettato il diritto umanitario, in particolare l’obbligo di tutelare i civili e i divieti di punizione collettiva, di uso indiscriminato della forza, e di spostamento forzato della popolazione», affermano i vescovi.
Al tema della pace, fa sapere ancora la presidenza della Cei, sarà dedicato il prossimo Consiglio episcopale permanente, che è in programma dal 22 al 24 settembre a Gorizia. Proprio il capoluogo isontino, che quest’anno assieme a Nova Gorica è Capitale europea della cultura 2025, «un luogo significativo – sottolinea ancora la presidenza Cei – specialmente in questo tempo, in quanto terra di confine segnata dal dialogo interculturale, ecumenico e interreligioso». Qui, annuncia il comunicato, martedì 23 settembre, alle 20 in piazza Transalpina, è in programma un momento di preghiera per la pace in tutto il mondo con i giovani di Italia e Slovenia.
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