Chi è Paul Coakley, il nuovo presidente dei vescovi Usa

La Conferenza episcopale statunitense ha scelto l'arcivescovo di Oklahoma City: ecco il suo profilo
November 11, 2025
Chi è Paul Coakley, il nuovo presidente dei vescovi Usa
La Conferenza episcopale degli Stati Uniti ha una nuova leadership. Intorno alle 12 di oggi, 11 novembre, (corrispondenti alle 18 in Italia), i vescovi americani riuniti in Assemblea plenaria a Baltimora hanno eletto come nuovo presidente l'arcivescovo di Oklahoma City Paul Coakley, finora segretario della stessa Usccb (United States Conference of Catholic Bishop). Il vice presidente è invece il vescovo di Brownsville (Texas) Daniel Ernesto Flores. Erano dieci i vescovi candidati alla presidenza. Nessuno tra loro ha ottenuto la maggioranza dei voti nei primi due scrutini: il terzo è diventato così un ballottaggio tra i due nomi che avevano ricevuto il maggior consenso: Coakley e Flores. Il nuovo presidente Coakley è stato così eletto con 128 voti contro 109, per un mandato di tre anni, che si concluderà nel 2028. Coakley succede all'arcivescovo Timothy Broglio, ordinario militare per gli Stati Uniti, che era in carica dal 2022.
Il neo presidente è nato 70 anni fa a Norfolk, in Virginia, da padre di origine irlandese e madre con antenati francesi. Dopo aver studiato antichità classiche all’Università del Kansas, nel 1978 è entrato al seminario di Erlanger, per poi passare a quello di Emmitsburg. Nel 1982 è stato ordinato presbitero per la diocesi di Wichita. Dopo alcune esperienze pastorali, nel 1985 si è stabilito a Roma, dove ha conseguito la licenza in teologia spirituale presso la Pontificia Università Gregoriana, risiedendo alla Casa Santa Maria del Pontificio collegio Nordamericano. Tornato negli Stati Uniti, ha svolto diversi incarichi in diocesi, e nel 2004 Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Salina. Nel corso del ministero episcopale si è contraddistinto per una convinta promozione della cultura della vita e di sostegno ai migranti. Trasferito nel 2010 all’arcidiocesi metropolitana di Oklahoma City, Coakley ha criticato il governo dell'Oklahoma per il sostegno alla pena di morte. Nel 2022 ha affermato: «L’uso della pena di morte non fa che contribuire al continuo inasprimento della società e alla spirale di violenza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA