giovedì 7 gennaio 2021
La sera dell'Epifania è morto per Covid don Falesiedi, 69enne prete di grande cultura, a lungo tra i banchi come educatore, dal 1998 parroco di diverse comunità della diocesi laziale
Don Ugo Falesiedi

Don Ugo Falesiedi

COMMENTA E CONDIVIDI

Gli innumerevoli attestati di stima e affetto che in queste ore stanno giungendo da ogni dove nella Diocesi di Viterbo, lasciano intendere come la figura di don Ugo Falesiedi fosse realmente per tutti padre, fratello e amico. Il sacerdote si è spento la sera del 6 gennaio all'ospedale di Belcolle a causa del Covid contratto nei giorni pre-natalizi.

Nato a Piansano 69 anni fa, iniziò sin da piccolo il cammino formativo tra i Fratelli delle Scuole Cristiane. Dopo la professione solenne si dedicò per tanti anni all'insegnamento, vivendo successivamente un periodo di discernimento in Seminario a Viterbo che lo portò a essere ordinato presbitero dal vescovo Lorenzo Chiarinelli il 16 maggio 1998. Nei suoi 22 anni di sacerdozio ha guidato le comunità parrocchiali di Tobia, Nostra Signora di Lourdes a Tuscania e San Lorenzo Nuovo. Esperto di archeologia cristiana e arte sacra, ha diretto per diversi anni l’Ufficio diocesano Beni culturali ed Edilizia di culto e attualmente era presidente della Commissione diocesana per l’Arte sacra e docente presso l’Istituto Filosofico-Teologico “San Pietro” a Viterbo.

«È stato educatore di generazioni di giovani, pastore intelligente e generoso, dal tratto signorile e garbato, equilibrato e rispettoso - lo descrive il vicario generale, don Luigi Fabbri -. Come raccomanda san Paolo nella Lettera ai Colossesi “il suo parlare è stato sempre gentile, condito di sapienza”, una persona amabile. È così che ha saputo tessere rapporti cordiali con tutti e spezzare il pane della Parola con profondità e semplicità, arrivando al cuore». Sul sito della diocesi di Viterbo una nota ne ricorda il profilo esprimendo il dolore di tutta la diocesi: «Il vescovo Lino Fumagalli, l’intero presbiterio e i fedeli delle varie comunità che ha servito in questi anni piangono la scomparsa di un sacerdote di alto spessore umano, culturale e spirituale e nello stesso tempo ringraziano il Signore di averlo donato alla nostra Chiesa come pastore sempre attento e sollecito del bene di chi è stato affidato alle sue cure pastorali».

Negli ultimi giorni, visto l'aggravarsi delle sue condizioni, l'intera comunità diocesana di Viterbo si era raccolta in preghiera. In modo particolare il paese di San Lorenzo Nuovo, dove don Ugo era parroco, che ora raccoglie l'eredità umana e spirituale di una vita completamente donata a Dio e ai fratelli.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI