venerdì 10 settembre 2021
Sabato 11 settembre evento diffuso in tutte le regioni. Per genitori e figli pellegrinaggi in simultanea da Nord a Sud Impegno a tutto campo di Cei, Rinnovamento nello Spirito Santo e Forum
Famiglie in pellegrinaggio al santuario di Pompei

Famiglie in pellegrinaggio al santuario di Pompei

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Venti santuari, trenta fra cardinali, vescovi e rettori, migliaia di famiglie. Sono gli ingredienti della sfida che domani coinvolgerà genitori, figli, nonni con decine di sacerdoti e religiosi, oltre a tante autorità civili. Un pellegrinaggio delle famiglie in ogni regione. Un santuario mariano come approdo (19 in Italia, uno in Svizzera).

In mezzo la preghiera del Rosario, le testimonianze delle famiglie, la celebrazione eucaristica, l’atto di affidamento ai figli. Il tutto moltiplicato per venti (qui sotto l’elenco dei santuari), secondo la volontà di papa Francesco che ha voluto con questa formula la prima Giornata mondiale dei nonni (celebrata lo scorso 25 luglio) e il prossimo Incontro mondiale delle famiglie (22-26 giugno 2022). Non era scontato riuscire a mettere in piedi in poche settimane un evento inedito e straordinario come questo. Ma Ufficio Cei per la pastorale della famiglia, Rinnovamento nello Spirito e Forum delle famiglie hanno deciso che nell’anno dedicato ad Amoris laetitia sarebbe stato indispensabile accettare la sfida. Una preghiera collettiva e diffusa su tutto il territorio nazionale in cui intrecciare devozione e impegno sociale, preghiera e voglia di riscatto dopo i mesi difficili della pandemia. «Sarà un evento di svolta, un momento di comunione e di speranza – osserva padre Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale della famiglia – oltre che una 'prova generale' in vista dell’Incontro mondiale delle famiglie».

Tanti i temi in campo. Padre Vianelli sottolinea innanzi tutto il valore dell’evento come comunione. «Di fronte alla proposta di un evento collettivo di queste dimensioni, mai tentato prima d’ora, c’è stata a livello ecclesiale ma anche civile una risposta bellissima, senza tentennamenti ». L’espressione di un bisogno quasi fisico che spinge a ritrovarsi insieme per un gesto di devozione importante in una dimensione collettiva. «Nei lunghi mesi del lockdown abbiamo sperimentato l’impegno della famiglia nella sua dimensione di piccola chiesa domestica. Ora però c’è la necessità di ridare spazio alla dimensione comunitaria, per dare senso e spessore a quella famiglia di famiglie che dovrebbero essere in fondo le nostre comunità».

Ma questo evento sarà anche la prova che la sussidiarietà, nella logica sinodale, permette di calibrare al meglio proposte e interventi ». Temi sottolineati anche da Salvatore Martinez, presidente nazionale del RnS: «Nell’anno di Amoris Laetitia abbiamo deciso di fare del pellegrinaggio un evento diffuso, di popolo, che moltiplichi l’affetto per il Papa e per le famiglie. Unico nel format, sarà declinato in venti luoghi mariani che ancora oggi radunano, ispirano, confortano tanta gente bisognosa di accompagnamento nel cammino di fede.

All’indomani del Family Day, a partire 2008, abbiamo voluto rappresentare il volto gioioso delle nostre 'piccole Chiese domestiche', evidenziando il legame intergenerazionale tra nonni, genitori e figli nella difficile sfida della trasmissione della fede, attraverso il valore e la forza della preghiera. La crisi che la famiglia attraversa è spirituale e, dunque – osserva ancora Martinez – abbiamo bisogno di soluzioni spirituali: il Rosario della famiglia rigenera le famiglie! Con questa edizione assecondiamo il desiderio del Papa di valorizzare le diocesi, le comunità nei territori, una sorta di 'regionalizzazione' del gesto, come preparazione al X Incontro mondiale delle famiglie del 2022 a Roma. Dove c’è una madre, c’è una famiglia e nella comunione, c’è la gioia». Lo sa bene Gigi De Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari, domani in prima linea con tutte le delegazioni regionali: «Sarà un momento di riflessione importante per migliaia di famiglia, un momento di ripartenza dopo la paralisi imposta dalla pandemia. Questo – osserva il presidente del Forum – è un anno importante, anche sul piano sociale.

Da luglio è partito l’assegno temporeaneo, frutto anche dell’ìmpegno del Forum e invitiamo tutte le famiglie e a farne richieste perché aiuta tutti e nessuno ci perde. Anche per questo la speranza è che possa essere un anno davvero nuovo per tutti, genitori e figli». Altro auspicio è quello legato alla denatalità. «Qui la preghiera a Maria è fondamentale perché quando parliamo di generazione – conclude De Palo – i temi sociali e politici vanno ad intrecciarsi inevitabilmente con la dimensione personale, interiore. E abbiamo davvero tutti bisogno di un aiuto 'speciale'».

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