Voce che si fa poesia e diventa preghiera. Un incontro per imparare
di Redazione
Giovedì 27 febbraio nuovo appuntamento all'università Europea di Roma del ciclo Caffé filosofici in biblioteca. Intervengono il rettore Barrajon e Guido Traversa

Rendere qualsiasi testo poesia, anche quando non lo è, puntando tutto sulla voce e rendendolo così meditazione, esortazione, preghiera. Punta infatti a capire se è possibile “salmodiare” un testo anche quando non è salmo il nuovo incontro del ciclo “Caffè filosofici in biblioteca. Tra un bicchiere di vino e un calice di idee”, all’Università Europea di Roma. Il tema dell’appuntamento, infatti, sarà “La vera Poesia è la Voce; salmodiare un testo che non è un Salmo”. E a discuterne saranno Padre Amador Pedro Barrajón Muñoz, rettore dell’Università Europea di Roma, e Guido Traversa, Associato di Filosofia Morale nello stesso ateneo.
Nell'incontro all’Università Europea di Roma si esplorerà il rapporto tra voce e scrittura, tra poesia e canto, tra lettura e interpretazione. Si discuterà di come il suono trasformi il senso delle parole e di come ogni testo eminente possa acquisire una dimensione quasi liturgica attraverso il ritmo della voce. Un viaggio tra estetica, spiritualità e oralità per riscoprire la parola non solo come segno, ma come esperienza sonora.
Il ragionamento partirà dalla consapevolezza che un testo scritto non è solo un segno sulla pagina, ma voce che risuona, che chiede di essere ascoltata oltre che pronunciata. La poesia, insomma, non è soltanto ritmo e significato: è voce, corpo, respiro. I Salmi, con il loro canto, mostrano come il testo possa farsi invocazione, lode, meditazione sonora. Ce lo ricorda Sant'Agostino quando scriveva: «Se il salmo è preghiera, pregate; se è gemito, gemete; se è riconoscente, siate nella gioia; se è un testo di speranza, sperate; se ispira il timore, temete». Ma è possibile estendere questa prospettiva ad altri testi? È possibile "salmodiare" un testo che non è un salmo? Questa capacità del salmo di saper trasformare anche chi lo pronuncia invita perciò a riflettere sulla possibilità che altri testi possano farsi esperienza incarnata, possano essere non solo detti ma vissuti.
L’incontro è patrocinato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Roma, dal Pontificio istituto di musica sacra e dall’ateneo Pontificio Regina Apostolorum. I Caffè filosofici dell’Università Europea di Roma nascono da un’idea di Guido Traversa e sono realizzati con il supporto degli uffici per la Terza Missione e le attività Istituzionali e con la collaborazione del centro di Formazione integrale della stessa università e dell’ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
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