Temperature fino a 40 gradi: la mappa delle città più calde

Il picco sarà raggiunto nel week end a Taranto. Ad Agrigento, Firenze, Oristano, Pistoia, Prato, Siracusa e Terni 39 gradi. Tra i consigli: bere tanta acqua, no a prolungate esposizioni al sole
June 27, 2025
Temperature fino a 40 gradi: la mappa delle città più calde
Duilio Piaggesi / fotogramma.it |
La penisola nella morsa del caldo: questo sarà il weekend più rovente registrato dall'inizio dell'anno, da bollino rosso per almeno 21 città. Per effetto dell'anticiclone africano, da Sud a Nord le temperature raggiungeranno tra i 37e i 40 gradi.

​Dove farà più caldo

Le città più calde saranno Taranto, con 40°C; Agrigento, Firenze, Oristano, Pistoia, Prato, Siracusa e Terni con 39 gradi; toccheranno tra i 38 e i 37 gradi Foggia, Frosinone, Grosseto, Matera, Ragusa e Roma, Arezzo, Caserta, Cremona, Crotone, Fermo, Livorno, Lucca, Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Nel resto del Paese le temperature raggiungeranno i 34-36 gradi, accompagnate da un'elevata umidità. Ed il caldo intenso è destinato a durare almeno fino al 4-5 luglio quando invece, secondo gli esperti di iLMeteo.it, potrebbe esserci un allontanamento dell'anticiclone. Tuttavia, tra oggi e domani, sui versanti adriatici e ionici venti più freschi dai Balcani abbasseranno un po' le temperatura reali o almeno quelle percepite, soprattutto dalle Basse Marche fino a Puglia e Calabria. Il resto del Paese, invece, sarà tormentato dall'anticiclone africano per tutto il weekend anche con notti tropicali o super tropicali: la minima non scenderà sotto i 27-28 gradi in alcune grandi città. In particolare, secondo i meteorologi di Arpa, in Lombardia il picco di questa prima vera ondata di calore estiva è atteso per domani. Nella regione a influenzare il senso di disagio saranno sia temperatura che umidità, con il parametro chiamato Humidex, che raggiungerà i livelli più alti in moltissime città lombarde.

​Alcuni rimedi

Intanto l'afa e l'aumento delle temperature hanno già portato i primi effetti negativi: sono infatti aumentate le richieste di intervento al servizio 118, registrando un +4% nell'ultima settimana, con un +2% di codici rossi per malore, +4% di codici rossi traumatici e +1% di emergenze cardiologiche, tutte urgenze legate al caldo. Secondo gli esperti, pochissimi e semplici accorgimenti possono fare la differenza, come bere almeno due litri e mezzo di acqua e sali minerali al giorno; evitare prolungate esposizioni al sole; non nuotare subito dopo aver mangiato; evitare pasti abbondanti; consultare il proprio medico per ricalibrare le terapie farmacologiche in base alle temperature.

​Lavoratori a rischio

Il caldo estremo diventa un pericolo anche per la sicurezza dei lavoratori più esposti, come braccianti o operai edili. I sindacati, dal Nord al Sud del Paese, chiedono di mettere in campo ordinanze anti-caldo per fermare le attività lavorative nelle ore e nelle zone più a rischio. Alcune Regioni, come la Liguria e la Sicilia, hanno già emanato ordinanze che vietano i lavori all'aperto nelle fasce orarie più a rischio (12:30-16:00), nei giorni in cui le mappe di rischio pubblicate dal portale Worklimate segnalano livelli alti di esposizione al calore. Una analoga ordinanza è stata chiesta anche dai sindacati confederali della Lombardia. I sindacati liguri chiedono però certezza sulla cassa integrazione, ricordando che nel caso in cui si arrivasse a 35 gradi servirebbe lo stop immediato dei lavori, con la possibilità da parte delle imprese di poter richiedere la cassa integrazione.

Le iniziative

Per soccorrere le persone più fragili i Comuni e il Terzo Settore hanno attivato diverse iniziative. A Milano per esempio, come in tante altre città, il Comune ha messo in moto il Piano Caldo 2025, un insieme di misure pensate per proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani e malati, attraverso varie iniziative, tra le quali il monitoraggio domiciliare delle persone segnalate dai servizi territoriali e l’assistenza a casa. A Napoli, invece, la Caritas ha organizzato servizi di docce e cambio vestiti, la distribuzione di colazioni e cestini con il pranzo.

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