Prostituzione e droga: ai domiciliari Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi

Al centro dell'inchiesta il locale "la Gintoneria", dell'ex compagno Davide Lacerenza, dove sarebbero stati riciclati i proventi dei traffici illegali
March 3, 2025
Prostituzione e droga: ai domiciliari Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi
Fotogramma | Ancora guai giudiziari per Stefania Nobile
Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, il suo ex compagno Davide Lacerenza ("lo sciabolatore di bottiglie di champagne") e il loro collaboratore Davide Ariganello sono ai domiciliari in seguito a un'indagine del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di finanza coordinata dalla procura di Milano, con la pm Francesca Crupi e l’aggiunta Bruna Albertini. I tre devono rispondere di Autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Oltre a loro sarebbero indagati anche due spacciatori. Sotto sequestro il locale notturno "La Gintoneria" in via Napo Torriani, a Milano.
Secondo l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari firmata dalla gip Alessandra Di Fazio, oltre alla somministrazione di bevande di pregio accompagnate da qualche piatto gourmet, i tre avrebbero offerto alla propria clientela sostanze stupefacenti nonché la possibilità di usufruire di prestazioni sessuali rese da escort, acquisendo da tali attività profitti illeciti, riciclati poi nell'attività commerciale. Le indagini sono partite infatti dall'approfondimento di segnalazioni per operazioni sospette per l'approfondimento di ipotesi di riciclaggio. Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria sta sottoponendo a sequestro per equivalente oltre 900 mila euro provento dell'auto riciclaggio.
Nuovi guai giudiziari quindi per Stefania Nobile, 60 anni, che da imbonitrice in tv assieme alla madre (non coinvolta in questa vicenda) Wanna Marchi, è diventata imprenditrice nel settore della ristorazione e dei locali notturni. Nell'ottobre del 2013 Nobile aveva finito di scontare una pena per associazione per delinquere e truffa per lo storico caso delle televendite, con migliaia di vittime, dopo essere finita in carcere nel 2001, assieme alla madre, in seguito a una condanna, definitiva nel 2009, di oltre 9 anni.
Tra l'altro, proprio in un locale, all'epoca sempre gestito dall'allora suo compagno Davide Lacerenza, il bar-ristorante "La Malmaison" a Milano, Wanna Marchi era andata a lavorare nel 2011, da semi libera. Lacerenza, 59 anni, con un passato da fruttivendolo prima, e gestore di locali poi, e da imprenditore della ristorazione, è frequente ospite di trasmissioni radiofoniche. La sua notorietà sui social la deve ai numerosi video postati in cui si mostra come "sciabolatore di champagne", aprendo bottiglie costosissime, oltreché per i suoi giri in città alla guida di una Ferrari, sfoggiando al polso orologi di lusso. Una presenza assidua sui social, da influencer e con centinaia di migliaia di follower, che aveva portato alla ribalta ormai da qualche anno anche la sua "Gintoneria di Davide", un posto da frequentazioni e ostentazioni vicino alla stazione Centrale. E ora finito, col proprietario e la sua ex compagna, al centro di una nuova inchiesta della Procura di Milano su un giro di droga e prostituzione

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