Papa Francesco ha donato un milione di euro per l'emergenza casa
Il cardinale vicario Reina, nell'invitare i sacerdoti della diocesi a versare una loro mensilità al fondo "don Roberto Sardelli", ha dato la notizia che il pontefice ha già dato un suo contr

Di fronte ad un’emergenza sempre più grande, quella della mancanza di alloggi per le famiglie a basso reddito a Roma, ognuno deve rimboccarsi le maniche. E così, dopo la lettera inviata dal Papa alcuni mesi fa ai sacerdoti e alle religiose della Capitale perché aprissero le porte dei loro alloggi disponibili per le fasce più fragili, Papa Francesco si muove in prima persona. Il Pontefice infatti nei giorni scorsi ha donato un milione di euro allo stesso fondo “don Roberto Sardelli”, dedicato al sacerdote che nella sua vita è stato particolarmente vicino ai senza casa, fondi che serviarro a trasformare una ex Casa del clero in venti appartamenti da assegnare a «quelle famiglie che da troppo tempo - scrive in una lettera il cardinale vicario di Roma Baldo Reina ai sacerdoti della diocesi - aspettano una casa». Il cardinale vicario nella missiva ha anche invitato tutti i sacerdoti a versare una loro mensilità al medesimo fondo per contribuire a risolvere il problema della casa nella Capitale. Il gesto di carità chiesto ai sacerdoti di Roma dal loro cardinale vicario, «sempre con libertà di scelta», si inserisce nella preparazione del Giubileo dei seminaristi, vescovi e presbiteri che si terrà a fine giugno. A fine gennaio scorso, il cardinal Reina aveva anche annunciato che l’edificio dell’ex ospizio ecclesiastico di via Vergerio (zona Triofale) verrà ristrutturato grazie alle donazioni di Papa Francesco e della diocesi di Roma. Qui «nasceranno venti nuovi appartamenti e saranno destinati a chi non ha una casa», le sue parole quel giorno. Un gesto di speranza che si è aggiunto alla volontà espressa sempre dal cardinale Reina a fine gennaio di aprire un fondo intitolato al sacerdote di Pontecorvo, «per sostenere quanti si trovano in difficoltà abitativa». Una promessa in continuità con il lavoro già in corso dell’housing sociale “Don Roberto Sardelli”, che permette di trovare un alloggio adeguato ai senza dimora e alle famiglie in difficoltà, grazie alle abitazioni messe a disposizione dalla diocesi e da privati cittadini. A Roma, secondo gli ultimi dati dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) mancano 95mila abitazioni per le fasce di reddito più basse.
La lettera di papa Francesco del 15 novembre
A metà novembre Francesco aveva preso carta e penna e scritto alla sua diocesi, chiedendo in vista del Giubileo di «dare un segno tangibile di attenzione alle problematiche abitative» affinché, «accanto all’accoglienza rivolta a tutti i pellegrini che accorreranno, siano attivate forme di tutela nei confronti di coloro che non hanno una casa o che rischiano di perderla». In questa prospettiva – si leggeva nella lettera - «desidero che tutte le realtà diocesane proprietarie di immobili, offrano il loro contributo per arginare l’emergenza abitativa con segni di carità e di solidarietà per generare speranza nelle migliaia di persone che nella città di Roma versano in condizione di precarietà abitativa».
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