sabato 13 luglio 2019
I due ragazzini falciati a Vittoria, in Sicilia: il più piccolo, 11 anni, non ce l'ha fatta mentre il 12enne ha subito l'amputazione delle gambe. I bimbi del Grest hanno pregato per loro
I due cigini travolti dal Suv (Ansa)

I due cigini travolti dal Suv (Ansa)

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Matematica e musica. Aveva una certa affinità con i numeri e con le note del pentagramma. A 12 anni, Alessio aveva le idee chiare su quello che voleva fare da grande. Accovacciato sull’uscio di casa sorrideva soddisfatto. Aveva dato la soluzione al crucinumero a cui giocava con il cellulare. Non si è accorto di nulla. Quando l’auto killer è piombata su di lui e suo cugino, seduto accanto, il tempo in via IV aprile, a Vittoria, nel ragusano, si è fermato macchiandosi di sangue, lutto, dolore. Alla guida dell’auto impazzita, un pregiudicato, in compagnia di altri tre, che qualche metro più avanti sono scesi dandosi alla fuga.

Il conducente, mezz’ora dopo, si è costituto. Gli altri tre individuati e denunciati in stato di libertà. Rosario Greco, 37 anni, è l’uomo che ha spezzato i sogni di Alessio e cambiato la vita al cuginetto Simone. I medici sono stati costretti ad amputargli gli arti inferiori. Ora è ricoverato in gravissime condizioni a Messina, dopo 5 ore di intervento chirurgico. Il conducente era positivo al test dell’alcool con un tasso di 4 volte superiore al normale. Un sorpasso azzardato, l’uomo alla guida del suv che perde il controllo del mezzo, esce fuori strada e finisce contro i due bambini, tranciandoli di netto. In pochi minuti in strada urla, disperazione, i soccorsi. Alessio arriva già morto al pronto soccorso. Simone finisce sotto i ferri. Ora lotta per la vita. Più che due cugini, due fratelli. Le foto li ritraggono insieme, mano nella mano, in uno scatto tenero, spensierato. Le loro abitazioni sono una di fronte all’altra. Le divide la strada.

Quell’asfalto che era stato per loro anche un campetto di calcio, un circuito sui pattini, una pista per imparare ad andare in bici senza rotelle, ieri si è trasformato in un luogo di morte. «E se non passo le selezioni?». «Sono solo prove attitudinali, il banco è tuo». Cercava rassicurazioni Alessio dal dirigente scolastico della sua scuola, 'Portella della Ginestra' che aveva frequentato per cinque anni. La preside, Daniela Mercante, fa fatica a trattenere le lacrime all’uscita dall’obitorio, abbracciata ai genitori di Alessio. «A scuola si era fatto notare per la sua bravura – si asciuga il volto –. Era un matematico e adorava la musica. Suonava la batteria e voleva entrare a far parte dell’orchestra della scuola media che a settembre avrebbe iniziato. Era stato selezionato per suonare le percussioni ed era felicissimo».

Con il gruppo estivo della parrocchia san Domenico Savio aveva trascorso la mattinata al mare. «Aveva un alto senso di responsabilità, nonostante i suoi 12 anni – racconta Giuseppe, suo animatore –. In questi giorni aveva espresso il desiderio di essere animatore del Grest nella prossima stagione estiva». Vittoria è un paese sotto shock. Ieri doveva essere un giorno di festa con il raduno dei Grest cittadini. Il vescovo Carmelo Cuttitta ha raggiunto i centinaia di bambini che si sono ritrovati per un momento di preghiera. «Faccio il funerale a mio figlio e non torno più in quella casa. Ho visto morire Alessio senza poter fare nulla», si dispera il papà.

Suo fratello invece, insieme alla moglie, è a Messina accanto a Simone. Le sue condizioni restano serie. Ministrante della parrocchia san Giuseppe, dove lo scorso 2 giugno aveva fatto la prima comunione, Simone «ama portare la croce astile all’altare», racconta don Antonio Cascone. «Oggi Cristo gli chiede di continuare a farlo ma in maniera diversa». Per l’uomo che era alla guida si sono aperte le porte del carcere. L’accusa è di omicidio stradale e omissione di soccorso. Nella sua auto la Polizia ha trovato anche un manganello ed una mazza da baseball. «Giustizia, in carcere », urla la madre. Domenica mattina i funerali. Mentre la città continua a pregare per Simone. (aggiornamento del 15 luglio: dopo Alessio, anche Simone è morto per le ferite riportate)

I funerali del piccolo Alessio si svolgeranno domenica alle 10,30, in concomitanza con la giornata di lutto nazionale deciso dal Comune. L'ultimo addio al ragazzino saranno celebrati nella chiesa di San Giovanni Battista dal vescovo di Ragusa Carmelo Cuttitta. Venerdì sera è stata molto partecipata la veglia di preghiera e la successiva fiaccolata per ricordare Alessio e pregare per Simone.

Intanto si è saputo che l'agenzia di pompe funebri incaricata del funerale di Alessio è la Cutello. Nell'agenzia figura anche Maurizio Cutello, che è attualmente sotto processo assieme ad Angelo Ventura - uno degli occupanti dell'automobile guidata da Rosario Greco che ha travolto un gruppo di bambini uccidendo giovedì sera Alessio e ferendo in modo gravissimo il cugino Simone, che ha perso le gambe. A dare la notizia per primo è stato il giornalista Paolo Borrometi che in un suo post su Facebook si chiede come sia possibile che questa agenzia gestisca il funerale del povero Alessio. "La follia nella follia - scrive testualmente Borrometi -. Fermate questo scempio, intervenite per evitare che i funerali del piccolo Alessio D'Antonio possano essere fatti da un amico di chi lo ha ucciso".

Anche il padre di Angelo Ventura, Giombattista 'Titta' Ventura, è sotto processo nell'ambito dello stesso procedimento, nato dell'operazione 'Survivors' coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania con il supporto investigativo di polizia, squadra mobile e carabinieri: associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle estorsioni e alla intestazione fittizia di beni nel territorio di Vittoria sono i reati ipotizzati. Angelo Ventura e Maurizio Cutello erano stati entrambi arrestati e poi scarcerati dal Riesame assieme ad altri indagati. Il processo in cui sono imputati è iniziato da qualche mese.

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