Le disabilità? “Qui ci arricchiscono”, racconta mamma Marcella. “La cosa più bella capitatami qui, quella che mi ha più emozionato? Andare sulla funivia!”, dice Adriano, ragazzo con qualche disagio psichico. E poi “nella vita di condivisione si scoprono i talenti nascosti – spiega un’altra mamma, Romina – quelli che la società di solito scarta”. Qui vuol dire l’albergo Madonna delle vette, a Canazei, sulle Dolomiti, quasi millecinquecento metri d‘altezza. Struttura dell’”Associazione comunità Papa Giovanni XXIII”, che volle a ogni costo don Oreste Benzi, spingendosi fino a Boston, negli Usa, pur di trovare i finanziamenti necessari a realizzarla: “Voleva dare una possibilità ai ragazzi che non venivano accettati di fare una vacanza particolare fra queste bellissime montagne”, dice ancora Romina.
“Qui c’è una cosa unica, riusciamo a essere tante famiglie che stanno insieme con chi fa più fatica e a nessuno interessa chi è disabile e chi non lo è, chi anziano o giovane”, spiega Roberto Fea, responsabile dell’aera piemontese della Papa Giovanni (che durante questa settimana è alla “Madonna delle vette”): “Chi fa questa esperienza, ne è cambiato”. A proposito, quando ha visto la prima volta arrivare le carrozzelle, il custode del palazzetto del ghiaccio quasi sveniva. Poi si è accorto che, facendole pattinare, servivano più ai normodotati poco pratici, che vi si aggrappavano, che ai disabili…