sabato 26 gennaio 2013
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​Non solo i candidati. Sui valori iniziano a prendere posizione anche i partiti. L’Udc ha messo a punto una lettera agli elettori, un mini-documento che impegna i candidati a fronteggiare «la crisi morale e di visione dell’uomo». C’è la firma di Pier Ferdinando Casini, ma il testo è sottoscritto da tutti i capolista (Buttiglione, Cesa, Binetti, Catania, Galletti, Guerrini, Pinti, Adornato, D’Alia e Zambelli).«Le prossime elezioni saranno molto importanti per completare il risanamento economico del Paese ed aprire una fase di sviluppo e di crescita», è la premessa. «L’Udc sostiene su tutti questi temi l’agenda Monti». Ma ecco l’impegno: «Vi è un’altra crisi, in Italia ed in Europa ancora più grave della crisi economica. Una crisi di valori e di identità, una crisi morale e di visione dell’uomo, come dice Benedetto XVI». Poi si entra nel dettaglio: «È in discussione cosa significhi essere uomo e donna, se i bambini debbano nascere in una famiglia o in provetta, se debbano avere un padre ed una madre. È in discussione cosa siano la famiglia e il matrimonio». Un riferimento anche al rischio-eutanasia: «È libertà e pietà liberarsi della fatica di offrire ai malati o ai disabili una compagnia ed un sostegno facendoli morire?».L’Udc accetta l’impostazione, data da Mario Monti, di una coalizione nata temi dell’emergenza economica». Ma «l’emergenza educativa e morale, ancora più importante di quella economica, ricade piuttosto nella competenza delle forze politiche e parlamentari». E quindi «su questo terreno l’Udc intende assumere per il futuro per intero le sue responsabilità». Il partito annuncia «una linea politica chiara e senza equivoci» sui temi della difesa della vita «dal concepimento fino al suo termine naturale», della difesa della famiglia, «società naturale fondata sul matrimonio e formata da un uomo e da una donna insieme con i loro figli», sulla «libertà di educazione. Temi su cui «senza se e senza ma» il partito di Casini e Buttiglione promette una «battaglia antropologica e culturale».Ma non c’è l’idea di fare da soli. La strategia è quella di «una alleanza trasversale di parlamentari di altre forze politiche comunque sensibili a questi valori. Non mancano infatti in altri partiti molte altre donne e uomini di buona volontà».
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