martedì 1 agosto 2017
Il ministro Orlando annuncia lo stralcio della norma che ne prevedeva il riordino, in attesa di una riflessione più ampia. Zampa: «Una decisione saggia»
I tribunali minorili non chiuderanno (per ora)
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I tribunali minorili non chiuderanno, almeno non adesso e non prima di una profonda riflessione sul tema. Fonti qualificate da via Arenula confermano ad Avvenire l’intenzione del ministro Andrea Orlando di stralciare dalla riforma della giustizia civile la norma relativa alla revisione del ruolo delle corti di giustizia dedicate ai minorenni. In realtà la decisione di congelare il provvedimento era stata annunciata già nella serata di lunedì, in occasione della visita del ministro alla casa famiglia intitolata a Peppino Brancati e gestita dai Salesiani a Torre Annunziata (Napoli).Probabile che sulla decisione del Guardasigilli abbiano pesato le prime reazioni all’ipotesi di inserire la norma nella riforma, al momento all’esame di Palazzo Madama.

Una possibilità che aveva suscitato numerose perplessità da parte di giuristi, magistrati e associazioni, ampiamente documentate da Avvenire. E provocato polemiche politiche, anche all’interno della maggioranza dove in molti hanno ipotizzato un tentativo da parte del governo di sopprimere del tutto i tribunali dei minori. Circostanza che lo stesso Orlando ha definito «un equivoco», sostenendo che «l’ipotesi non è mai stata di sopprimerli, quanto di portarli all’interno del tribunale della famiglia in modo che la tematica minorile non sia più trattata in maniera isolata, ma in modo più globale e in un contesto più ampio».

Ad ogni modo, l’intenzione di stralciare il provvedimento ha già incassato l’appoggio di diversi esponenti dem. La prima ad esultare è stata Maria Elena Boschi, che ha affidato a Twitter il suo commento: «Felice della buona notizia: i Tribunali dei minori non chiuderanno», ha scritto la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio. Anche Sandra Zampa, vicepresidente della commissione Infanzia e adolescenza e responsabile del dipartimento Minori del Pd, ha parlato di «una decisione saggia», ricordando che «la giustizia minorile è un bene preziosissimo che va tutelato anche mettendolo al riparo dal rischio di divisioni e polemiche tra le sue complesse espressioni. Per questo va salutato positivamente il tempo di una riflessione e di approfondimenti ulteriori ferma restando l’esigenza di un intervento riformatore anche alla luce dei richiami che l’Europa sia in sede di Consiglio che di Corte hanno rivolto all’Italia. Insieme ai magistrati minorili, all’ordine degli assistenti sociali e degli avvocati - ha continuato Zampa - utilizziamo il tempo che lo stralcio concede per riflettere sulla strada da prendere avendo presente che essa deve tutelare e rafforzare una giustizia davvero a misura di minore».

Anche in commissione Giustizia del Senato la notizia è stata accolta con entusiasmo. Un altro dem, Giuseppe Lumia, ha sottolineato come la scelta rispecchi «l’idea che da mesi, con molti senatori, coltiviamo all’interno della commissione. «Le nostre idee finalmente trovano ampio riscontro anche nel governo e questa decisione - conclude - ci mette nelle migliori condizioni per procedere con la riforma e arrivare, anche con questa importante legge, a conclusione certa durante questa legislatura».




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