martedì 12 aprile 2016
Il movimento Slotmob apre alla firma dei cittadini un «Manifesto» che chiede alle istitutioni di ridiscutere il sistema dell’azzardo in Italia. Il 7 maggio iniziative in tutta Italia.
Slotmob, un «Manifesto» per fermare l'azzardo
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Un "Manifesto di democrazia economica" per un «cammino di libertà» dall’azzardo, una lettera-appello al presidente Mattarella, un grande evento nazionale per il 7 maggio in decine di piazze italiane. Sono le tre importanti iniziative del movimento Slotmob, presentate alla Camera. E che giungono dopo oltre 150 slotmob promossi in tutta l’Italia, per sostenere i bar che hanno deciso di dire "no" alle macchinette e per informare i cittadini sulla «presenza invasiva, ossessiva e crescente dell’azzardo in Italia, un fenomeno sfuggito dalle mani di un apprendista stregone», come si legge nelle prime righe del "Manifesto". Un documento che chiede che «venga rimesso in discussione in maniera democratica, aperta, informata e trasparente, l’affidamento del settore dell’azzardo alle società commerciali, in gran parte transnazionali, che sono strutturalmente interessate a farne profitto». Società, sottolinea il portavoce del movimento Carlo Cefaloni, «di cui spesso ignoriamo i veri soci, nascosti tra paradisi fiscali e intrecci societari». Proprio per questo il movimento ha predisposto anche una lettera, che ogni cittadino potrà firmare e spedire al Quirinale, per chiedere al capo dello Stato «custode della Costituzione democratica fondata sul lavoro» che «faccia valere la sua autorevolezza, anche con un semplice messaggio al Parlamento, incapace di agire in questo campo, e al Governo che, sull’azzardo, dimostra di avere le idee confuse sul bene comune perché mette sullo stesso piano, in maniera contraddittoria, le esigenze di tutelare la salute pubblica, combattere l’illegalità e dare un apporto all’erario».

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