martedì 7 dicembre 2021
Dopo sette anni di restauri è visitabile il complesso dentro Villa Torlonia, progettato nel 1839 in stile arabeggiante: l'edificio a vetrate per gli ananas e le palme, la Torre, la Grotta della Ninfa
La Serra Moresca

La Serra Moresca - Foto Liverani

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Un capolavoro sconosciuto agli stessi romani ritorna a disposizione del pubblico. È il complesso architettonico ottocentesco della Serra Moresca di Villa Torlonia, la residenza costruita dall'omonima famiglia di banchieri, arricchitasi grazie alla bonifica della piana del Fucino. Ad inaugurare la struttura stamattina il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

L'interno della Serra Moresca

L'interno della Serra Moresca - Foto Liverani

Nell'eclettismo che caratterizza Villa Torlonia in via Nomentana - sarà anche la residenza di Benito Mussolini - la Serra Moresca è uno degli edifici più originali. Progettata dall'architetto veneto Giuseppe Jappelli, l'autore del Caffè Pedrocchi a Padova, fu realizzata imitando espressamente gli elementi decorativi e architettonici delle moschee di Cordova e dell'Alhambra di Granada. Le decorazioni sono del pittore Giacomo Caneva. Chiusa per decenni e semidistrutta per la fragilità delle vetrate del tetto e delle pareti, sommersa dalla vegetazione, è stato oggetto di un lungo e filologico restauro tra il 2007 e il 2013, che l'ha riportata allo splendore originario. Poi ancora anni di chiusura, fino agli ultimi lavori per la messa in esercizio del complesso museale, per un costo finale di quasi 5 milioni di euro. Progettati dall'architetto Maria Cristina Tullio, i lavori sono stati effettuati sotto la direzione tecnico-scientifica della Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali ed eseguiti da Zètema Progetto Cultura.

Le vetrate della Serra

Le vetrate della Serra - Foto Liverani

Tre gli edifici del complesso. Il principale è la Serra Moresca, padiglione luminosissimo di pilastri di peperino alternati a coloratissime vetrate . Ornata da una fontana, la serra ospita di nuovo, come in origine, piante di palme, aloe, agavi e ananas. Poi c'è la Grotta artificiale, immaginata come abitazione della Ninfa, con cascatelle e vasche per le ninfee e i fiori di loto. Il complesso infine è dominato dalla Torre, massiccia costruzione illuminata da grandi vetrate, simili a quelle della Serra, con i piani collegati da un foro al centro del pavimento da cui in origine spuntava una tavola imbandita nella sala da pranzo all'ultimo piano.

La sala da pranzo della Torre

La sala da pranzo della Torre - Foto Liverani

«Un gioiello che viene restituito ai cittadini romani», ha detto il sindaco Roberto Gualtieri all'inaugurazione. Il complesso della Serra Moresca non sarà solo un museo, ma sarà utilizzata anche per iniziative didattiche che integrano il patrimonio culturale e ambientale. «Questo intervento - ha dichiarato Gualtieri - dimostra che si possono fare interventi di grande qualità. Speriamo che sia un buon segnale: far vedere che a Roma si può lavorare in modo ottimale per rendere il patrimonio fruibile con grande intelligenza storico-culturale. Non è merito mio: bisogna ringraziare chi realizza questi interventi e continuare in questa direzione».

Le scale della Torre

Le scale della Torre - Foto Liverani

Inserito nel circuito dei Musei di Villa Torlonia, il complesso della Serra Moresca da domani apre al pubblico: fino al 31 marzo dalle ore 10:00 alle ore 16:00, dal martedì alla domenica, dal 1° aprile e fino al 30 settembre, dalle 10:00 alle 19:00, chiusura a luglio e agosto per ragioni climatiche. L'ingresso costa 4 euro, gratis per i residenti a Roma che hanno la tessera Mic.


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