giovedì 7 novembre 2019
La senatrice a vita, sopravvissuta al lager di Auschwitz, dopo i ripetuti casi di insulti e minacce da oggi viene accompagnata da un’auto e due Carabinieri
Tutela per la senatrice a vita Liliana Segre (Ansa)

Tutela per la senatrice a vita Liliana Segre (Ansa)

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Da oggi i Carabinieri del comando provinciale di Milano garantiranno la scorta alla senatrice a vita Liliana Segre, deportata ad Auschwitz, dopo le minacce e i messaggi di odio ricevuti sul web. Da decenni Segre si impegna per conservare la memoria dell’Olocausto nelle nuove generazioni e per questo si ritrova da mesi al centro di minacce sempre più numerose.

Martedì scorso esponenti di Forza Nuova, partito neofascista di estrema destra, avevano esposto uno striscione contro di lei a Milano, vicino al teatro di via Fezzan, in cui la senatrice stava parlando davanti a 500 studenti. La misura, come riportato da alcuni quotidiani milanesi, è stata decisa mercoledì dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Renato Saccone.

La legge prevede diversi livelli di protezione. Si va dal presidio fisso dell’abitazione, fino a una scorta mobile. Nel caso di Segre è stato scelto il IV livello: prevede un’auto e due carabinieri. Tecnicamente si tratta di una tutela che prevede appunto la presenza di agenti in ogni spostamento e uscita pubblica della senatrice.



Una decisione legata all’escalation di insulti e attacchi che la senatrice, su sua stessa ammissione, riceve sui social. Nel corso di un recente seminario all'università milanese Iulm, la senatrice, parlando proprio degli hater, aveva detto che «sono persone per cui avere pena e che vanno curate».

Sugli insulti e minacce ricevuti dalla senatrice via web, la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta al momento contro ignoti. A occuparsene è il Dipartimento antiterrorismo.

La senatrice: non commento

Nel suo primo appuntamento pubblico da quando le è stata assegnata una scorta dei carabinieri (in borghese), la senatrice a vita Liliana Segre non ha voluto fare alcun commento. «Non voglio rilasciare nessuna dichiarazione, voglio solo guardare la mostra» ha detto all'anteprima dell'esposizione "Nei palchi delle Scala -Storie milanesi" al museo del Teatro alla Scala di Milano.

Numerose invece le dichiarazioni di sconcerto per le minacce a Segre e solidarietà nei suoi confronti giunte da parlamentari di ogni parte politica. Da Gerusalemme Efraim Zuroff, direttore del Centro Wiesenthal, commenta con l'Ansa: "È una vergogna per l'Italia che una sopravvissuta alla Shoah di 89 anni sia attaccata in questo modo su internet. È responsabilità del governo fare pressione perché ciò finisca. Ma il problema - ha spiegato - non sta tanto nell'Italia, quanto nelle reti sociali che dischiudono un diluvio di attacchi personali".

Di Segni: fatto simbolico e lacerante

"La scorta disposta per la senatrice a vita Liliana Segre è un atto che le circostanze hanno purtroppo reso
necessario. Non ho dubbi sul fatto che Liliana, con la consueta forza d'animo, supererà anche questa dura prova. Tocca a tutta la società civile aggiungersi idealmente a questa protezione, comprendendo che il rischio è dell'Italia stessa". Così all'Agi la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, commenta la notizia della scorta assegnata a Liliana Segre dopo le minacce subite. "Resta però il fatto simbolico e lacerante - sottolinea Di Segni - di un Paese costretto a tutelare con questa misura una sopravvissuta alla Shoah, una voce di verità evidentemente nociva per alcuni con il suo messaggio di vita e speranza nonostante l'orrore. Riflettere di più prima di scrivere una parola qualsiasi e ascoltare davvero per poter rispondere".

Solidarietà e sconcerto

"Qualcosa si è rotto nel nostro vivere civile", scrive padre Antonio Spadaro sui social. "Se una donna sopravvissuta al nazismo oggi deve vivere sotto protezione significa che non può esserci più nessun se o ma nel nostro impegno contro l'odio", sottolinea il gesuita.

«La decisione di mettere sotto tutela la senatrice a vita Liliana Segre, per le continue minacce che riceve,rende l'idea del pericolo che corrono tutte le persone civili e democratiche nel nostro Paese» afferma la senatrice del Pd Simona Malpezzi, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento. «C'è un clima sociale e politico pesante in Italia - aggiunge - che viene spesso sottovalutato, da oggi non deve essere più possibile tollerare qualsiasi manifestazione o cedimento verso posizioni razziste e fasciste. È un impegno che tutti i gruppi parlamentari devono assumere con chiarezza. Lo dobbiamo a Liliana Segre, lo dobbiamo alla democrazia che va difesa senza alcuna ambiguità».

«Non laviamocene le mani - esorta il segretario del Pd, Nicola Zingaretti -. Dobbiamo difenderla tutte e tutti facendo scudo con la forza delle idee e l'impegno civile. Ogni giorno. Affinché gli anni 20 del 2000 siano anni di riscatto della dignità umana, di libertà e democrazia».

«Le minacce, da parte di chiunque, sono gravissime - ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega -. Quelle che io quotidianamente ricevo, quelle contro la Segre, contro Salvini e contro chiunque sono gravissime».

«Centinaia di minacce, e a #LilianaSegre è stata assegnata la scorta. È gravissimo che una donna sopravvissuta agli orrori del nazismo debba, 74 anni dopo, esser costretta a vivere sotto protezione. Scusaci Liliana. La politica dell'odio non fermerà il tuo impegno, né il nostro». Lo scrive su Twitter la ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova.

«Quanto è sprofondato in basso un Paese che deve mettere sotto scorta Liliana Segre? La senatrice mai avrebbe pensato che a 90 anni, sopravvissuta ai campi di sterminio, si sarebbe ritrovata a doversi muovere sotto scorta per questioni di sicurezza nella sua città, nel suo Paese. Da oggi due carabinieri "veglieranno" su di lei. Stupidità, ignoranza, antisemitismo: resta il fatto che è una sconfitta culturale che merita una profonda riflessione». Così l'onorevole Renata Polverini (Fi).

"La scorta assegnata alla senatrice a vita Liliana Segre è una sconfitta per tutti. Una testimone storica della pagina più buia per la dignità umana, un baluardo di democrazia, un simbolo di tolleranza sarà costretta a vivere sotto scorta per i vergognosi attacchi subiti. Attacchi frutto di ignoranza e inqualificabile clima di odio. Oggi l'Osservatorio antisemitismo ci dice che negli ultimi nove mesi ci sono state 190 segnalazioni di attacchi di vario genere: insulti, vandalismo. Una situazione che deve far riflettere molto seriamente su dove stiamo andando, se nemmeno gli orrori del nazifascismo sono rimasti impressi nella nostra memoria". Così, in una nota, i senatori del Movimento 5 Stelle della commissione Diritti umani di Palazzo Madama.

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