sabato 23 settembre 2017
Nove posti letto dotati di tecnologie di ultima generazione. Equipe di anestesisti e infermieri dedicata
Il nuovo reparto di Terapia intensiva all'ospedale San Carlo di Nancy di Roma

Il nuovo reparto di Terapia intensiva all'ospedale San Carlo di Nancy di Roma

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Ha aperto il nuovo reparto di Terapia intensiva dell’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma, struttura accreditata con il Servizio Sanitario Regionale. Un progetto varato con la nuova gestione di Gvm Care & Research (acquisizione di maggio 2016). L’inaugurazione dei cinque posti letto di terapia intensiva e dei quattro di terapia sub-intensiva si colloca all’interno di un investimento che il Gruppo ha scelto di fare su Roma. A trarne vantaggio, già con queste prime ristrutturazioni, sono pazienti, territorio e operatori sanitari che possono beneficiare di una maggiore qualità sotto tutti i punti vista: accoglienza e comfort del paziente, qualità della cura, eccellenze mediche, tecnologia di ultima generazione. L’obiettivo nel breve termine, è che l’Ospedale San Carlo di Nancy possa diventare un punto di riferimento importante per tutto il Lazio e non solo.

Dotato di tecnologie di ultima generazione, il nuovo reparto di Terapia Intensiva è stato progettato da un team di medici e ingegneri clinici per rispondere a tutti gli standard qualitativi necessari dal punto di vista strutturale, organizzativo e tecnologico e soddisfare qualunque esigenza clinica. Spazi ampi e accoglienti che includono, oltre ai cinque posti letto della terapia intensiva, quattro posti letto di terapia sub-intensiva, l’area di monitoraggio, la zona spogliatoio per la vestizione dei visitatori, lo spogliatoio per il personale e uno studio per le consulenze e/o rapporti con i famigliari dei paziente, oltre ai necessari spazi tecnici.

«A uno dei cinque posti letto della terapia intensiva - spiega Roberto Veccia, responsabile del reparto di Terapia Intensiva - è stato dedicato uno spazio a sé, un box isolato, secondo le specifiche di legge, per i pazienti infettivi. Abbiamo puntato molto sulla qualità della tecnologia, necessaria per rispondere al meglio alle esigenze dei pazienti che accedono alla terapia intensiva».

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