mercoledì 31 luglio 2013
La chiusura delle indagini è stata notificata a undici soggetti, tra cui la banca americana e l'ex presidente senese Mussari, cui viene contestato anche l'insider trading.​
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La procura di Siena ha notificato la conclusione delle indagini sul caso dell'acquisto di Antonveneta, che Mps pagò tre miliardi di euro in più rispetto al suo reale valore. Gli indagati - cui sono contestati vari reati finanziari - sono undici, tra persone fisiche e giuridiche: tra queste ultime c'è la banca Jp Morgan. Ora la procura procederà con le richieste di rinvio a giudizio.Oltre a Jp Morgan, hanno ricevuto la notifica l'ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, l'ex dg Antonio Vigni, Daniele Pirondini, Tommaso Di Tanno, Pietro Fabretti, Leonardo Pizzichi. Giovanni Raffaele Rizzi, Marco Morelli e Fabrizio Rossi (degli ultimi due la posizione è stata archiviata dal gip competente il 13.12.2013, nota aggiunta). In base alla legge 231 sulla responsabilità dell'impresa la notifica di conclusione indagini è stata consegnata anche a Banca Monte dei Paschi di Siena, nella persona del presidente e legale rappresentante Alessandro Profumo. In particolare, a Mussari viene contestato anche il reato di insider trading, in quanto "era in possesso di informazioni privilegiate". A Jp Morgan viene contestato l'illecito amministrativo in base alla legge 231 sulla responsabilità d'impresa perché "non comunicava a Bankitalia che Jp Morgan aveva ricevuto da Bmps una indemnity con cui la banca senese la garantiva dalle eventuali perdite e passività debitamente documentate che potevano derivare da accadimenti correlati alla sottoscrizione delle obbligazioni fresh". Per i magistrati il reato sarebbe stato commesso "nell'interesse e a vantaggio di Jp Morgan da persona allo stato ignota, per la quale si procede separatamente, che rivestiva al momento del fatto funzioni di rappresentanza, di amministrazione e comunque direzione della società".
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