giovedì 15 ottobre 2020
51 anni, malata da tempo di tumore, è morta per una emorragia interna. Le condoglianze dei vescovi. La regione tornerà al voto
Jole Santelli

Jole Santelli - Ansa

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«Dedico questo successo elettorale ai miei nipotini che, come tutti bambini della Calabria, devono avere la speranza di poterci vivere», ci aveva detto Jole Santelli a fine gennaio, dopo essere stata eletta col centrodestra, col 55% dei voti espressi, prima donna presidente della Regione. E a costruire il futuro dei suoi conterranei, nonostante il tumore per cui era in cura da anni, si è dedicata con passione e coraggio fino all’ultimo, senza risparmiarsi mai.

Nella notte fra mercoledì e giovedì, per un’emorragia interna, il suo cuore coraggioso si è fermato, mentre riposava nella sua casa di Cosenza. A dicembre avrebbe compiuto 52 anni. In queste settimane aveva lavorato alacremente sul fronte del contenimento della diffusione del Coronavirus in Calabria, definendo «miserie umane» le voci sull’aggravarsi della malattia. «Era una combattente» singhiozzano i suoi collaboratori, affranti. «Quando hai sulle spalle la responsabilità di un’intera regione, la paura non te la puoi permettere», diceva a maggio, in piena emergenza Covid, al Corriere della Sera. E ancora: «Non ho mai nascosto la malattia, però non voglio che mi perseguiti».

La Calabria tornerà al voto

I suoi funerali saranno celebrati venerdì nella chiesa di San Nicola a Cosenza. E domani negli uffici della Cittadella si aprirà una camera ardente per commemorarla. Gli elettori calabresi torneranno alle urne per eleggere un nuovo presidente: entro 10 giorni dovrebbe tenersi il Consiglio per lo scioglimento e dopo altri 60 giorni il voto.

Il cordoglio della politica

La notizia ha scosso la regione e la politica nazionale, generando commozione e messaggi di cordoglio delle massime cariche dello Stato: «Si è distinta per la tenacia del temperamento e per la combattività nell’azione politica e di governo – ha scritto il capo dello Stato Sergio Mattarella –. Ha affrontato con coraggio la malattia, con la quale era costretta a convivere. Non si è arresa». Di una «perdita dolorosa» e una «ferita profonda per la Calabria e per le istituzioni» ha parlato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che nonostante gli impegni europei proverà a recarsi ai funerali. Il Senato e la Camera hanno osservato un minuto di silenzio e la Conferenza Stato–Regioni è stata annullata in segno di lutto. La presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ricorda la sua «testimonianza di coraggio e di servizio alla comunità». Sconcerto e dolore nel centrodestra, nella Lega, in Fdi e soprattutto dentro Forza Italia, a partire dal presidente Silvio Berlusconi, che conosceva Santelli dagli albori dell’epopea politica azzurra. «Un dolore profondo pervade tutta la comunità di Forza Italia. Perdiamo una amica,una grande donna,una protagonista della politica italiana,amata dal suo popolo calabrese al quale ha dato tutta la sua vita», ha scritto su Twitter Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia. «Sono addolorato, eravamo amici da una vita», ha aggiunto il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, confermando la notizia. «Jole è stata il stata il mio vicesindaco, mi è stata sempre vicina, una donna di una forza incredibile, non ho parole».

Le condoglianze della Chiesa calabrese

Anche i vescovi calabresi hanno voluto esprimere le loro condoglianze: "La notizia della prematura scomparsa della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, addolora profondamente tutti i calabresi e suscita un sentimento di profonda tristezza di fronte a una vita strappata così presto alla terra", si legge nella nota firmata dal presidente dei vescovi di Calabria, monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace. "I vescovi calabresi - prosegue la nota - manifestano il loro cordoglio ed esprimono le più sentite condoglianze ai familiari, parenti ed amici, accompagnate dalla preghiera di suffragio perché Dio, per intercessione della Beata Vergine Maria, ottenga alla carissima Jole di contemplare la luce del volto di Cristo e irradiarla sul volto di chi l'ha amata e apprezzata e continua ad amarla nell'orizzonte del Risorto che vince la morte".

La "pasionaria" azzurra

A 51 anni, Santelli aveva già maturato un rilevante cursus honorum politico e istituzionale. Laureata in giurisprudenza alla Sapienza di Roma e specializzata in diritto penale, aveva svolto la pratica forense negli studi di Tina Lagostena Bassi, Vincenzo Siniscalchi e Cesare Previti. Iscritta a Forza Italia dal 1994, dal 2001 è stata eletta per 5 legislature, ricoprendo incarichi istituzionali e di governo, come sottosegretario alla Giustizia in due governi Berlusconi e al Lavoro nel governo Letta. In Calabria, è stata vicesindaco di Cosenza nella giunta di Mario Occhiuto fino al 9 dicembre scorso, quando si è dimessa per candidarsi alle Regionali.

Poteri al vicepresidente

La guida della Regione passa ora in mano al vicepresidente Antonino Spirlì, leghista balzato nei giorni scorsi ai (dis)onori delle cronache per espressioni volgari su omosessuali e persone di colore. Nel 2014, dopo le dimissioni del governatore Giuseppe Scopelliti, condannato per abuso e falso, la vice presidente Antonella Stasi tenne la reggenza sino a fine legislatura. Stavolta la situazione non dovrebbe ripetersi. La Calabria dovrà prepararsi a tornare al voto, mentre l’emergenza Coronavirus sta crescendo d’intensità.

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