giovedì 12 settembre 2019
La conferma al termine di un Consiglio dei ministri: diversi Paesi hanno aderito, si attende soluzione rapida. La nave sta navigando tra Italia e Malta in attesa di un porto sicuro
Un uomo a bordo della Ocean Viking (ANSA/AP Photo/Renata Brito) Copyright 2019 The Associated Press

Un uomo a bordo della Ocean Viking (ANSA/AP Photo/Renata Brito) Copyright 2019 The Associated Press

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Gli 82 migranti ancora a bordo della Ocean Viking dovranno essere ripartiti tra i Paesi Ue: è la richiesta avanzata dall'Italia all'Unione Europea. E oggi, al termine dell vertice che si è svolto a palazzo Chigi, è stato confermato che c'è "già un'adesione di diversi Stati membri che consentirà un'adeguata e sollecita soluzione". Al vertice sui migranti, convocato dal premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, hanno partecipato i capi delegazione di M5s e Pd, Luigi Di Maio e Dario Franceschini e i ministri Luciana Lamorgese (Interni), Lorenzo Guerini (Difesa) e Paola De Micheli (Infrastrutture).

La nave di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere - con 82 migranti a bordo, dopo che ieri sono stati evacuati a Malta con un elicottero una donna incinta al nono mese di gravidanza e suo marito - sta navigando tra Lampedusa e Malta in attesa di risposte da Roma o La Valletta alla sua richiesta inviata ieri di un porto sicuro per sbarcare le persone soccorse.

La Ocean Viking, in assenza di risposte, potrebbe decidere di tornare in zona di ricerca e soccorso libica per proseguire nella sua attività di salvataggio.

"Ci sono - fa sapere Msf - 82 persone vulnerabili a bordo della Ocean Viking che stanno aspettando l'assegnazione di un porto sicuro: 58 uomini, 6 donne, 17 minori ed un bimbo di un anno. Chi sa quanti altri perderanno la vita nel Mediterraneo mentre gli Stati Ue deliberano sul loro destino".

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