giovedì 16 febbraio 2017
Msf diffonde un video pubblicato sul Times in cui miliziani della guardia costiera libica prendono a frustrate i migranti fermati su un gommone a poche miglia da Sabrata
Un frame del video Libya's migrant hell, miliziani della Guardia costiera libica che picchiano violentemente i migranti su un gommone

Un frame del video Libya's migrant hell, miliziani della Guardia costiera libica che picchiano violentemente i migranti su un gommone

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"L'Unione europea aumenterà gli aiuti per sostenere la stessa entità ripresa nel video". La denuncia pesante e drammatica arriva da Msf, la Ong umanitaria che, insieme ad altre associazioni, punta il dito e critica fortemente il recente accordo europeo con la Libia per ridurre i flussi di migranti nel Mediterraneo e contrastare scafisti e trafficanti. Questi gli obiettivi, a fronte dei quali Bruxelles e l'Italia si impegnano a versare fondi e a dare sostegno tecnico e tecnologico alla Guardia costiera libica. L'entità chiamata a mettere in sicurezza le vite dei migranti che fuggono dalla guerra e, in più, ad accompagnarli nei rimpatri.

La realtà però, come mostrano le immagini del video (di cui pubblichiamo solo un frame) ritweettato da Msf e pubblicato dal quotidiano inglese Times è ben altro. Nel video si vedono alcuni miliziani della Guardia costiera libica che frustano uomini a bordo di un gommone, presumibilmente appena intercettato in mare, a poche miglia da Sabratha. La spiaggia libica, quartier generale degli scafisti e da cui partono gommoni e barconi stracarichi di migranti.

Le immagini mostrano miliziani senza scrupoli, uomini impauriti e donne. Tante donne e anche bambini. E' solo uno spezzone del reportage realizzato da Ross Kemp, "Libya's migrant hell" che andrà in onda su Sky1 Uk martedì prossimo.

"L'Ue aumenterà il proprio sostegno a questa stessa entità. Ripensiamoci" denuncia Msf Sea, invitando a rivedere l'accordo.


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