giovedì 4 aprile 2024
Il progetto di formazione nel bene confiscato di Quarto (Napoli). Docente d'eccezione, lo chef Esposito: sarà un magico luogo di lavoro e inclusione
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Nella casa del boss si inaugura una cucina gestita da ragazzi con disabilità. È accaduto ieri, a Quarto (provincia di Napoli), dove l’ex villa del clan camorristico Polverino, diventata nel maggio 2022 “Casa Mehari” (dal nome dell’auto verde, guidata dal giovane cronista Giancarlo Siani, assassinato dalla camorra), si trasforma ora in un nuovo spazio di apprendimento e lavoro.

Tre livelli, 800 metri quadri, con 2mila metri quadri di giardino, la struttura vedrà i ragazzi preparare, formarsi e servire grazie alla formazione di uno chef stellato: Gennaro Esposito. È stato lui a tagliare il nastro della cucina, completa di tutte le attrezzature e certificazioni che consentiranno la preparazione e la somministrazione di pasti curati dai ragazzi con sindrome di Down e con altri ritardi cognitivi, seguiti dall’associazione di volontariato “La Bottega dei Semplici Pensieri”.

«Una cucina professionale per i nostri ragazzi è sempre stato uno dei nostri sogni – ha spiegato Maria Trapanese, presidente dell’associazione di volontariato -. perché è un’occasione di lavoro per i nostri ragazzi e, soprattutto, un luogo di apprendimento. Traguardo importante che dobbiamo alla grande rete di solidarietà che ci è vicina e alla grande sensibilità dello chef Gennaro Esposito». Da qui un appello: «Chiediamo agli chef del territorio di dedicare il loro tempo e la loro creatività a questo progetto».

Gli chef, auspica l’associazione, potrebbero dedicare ore di formazione che consentano ai ragazzi di migliorarsi. L'obiettivo a lungo termine è l’apertura di un bistrot che permetterà a “Casa Mehari” di diventare una struttura per eventi gestiti e organizzati dai ragazzi de “La Bottega” e dai giovani dell’impresa sociale “La Scheggia”, partner nell’iniziativa, che si occupa del recupero dalle dipendenze.

Il bistrot sarà un punto di riferimento per il territorio e un luogo per creare relazioni sociali e collaborazione lavorativa.

La realizzazione della cucina è stata possibile grazie al progetto “Cooking a Revolution” finanziato con “Festa a Vico” (la tre giorni dedicata alla grande cucina con chef affermati e giovani promesse) con l’obiettivo di raccogliere fondi per progetti solidali. La tradizionale kermesse enogastronomica, che si svolge a Vico Equense, nel 2023 ha finanziato sei progetti tra cui quello dell'associazione “La Bottega dei Semplici Pensieri”.

«Sono sicuro che questa opportunità di apprendimento proposta ai ragazzi di “Casa Mehari” - ha detto lo chef Esposito presente all'inaugurazione - sarà bene accolta. Le cucine sono luoghi di inclusione, dove vince il lavoro di squadra ed il rispetto reciproco, ma soprattutto luoghi dove ci si diverte, condividendo il piacere provato dai clienti nel gustare quanto preparato. Questo posto di lavoro - ha concluso Esposito, rivolto ai numerosi ragazzi presenti, molti dei quali già avviati in percorsi lavorativi - è un luogo magico».

Presenti all'inaugurazione anche il sindaco di Quarto Antonio Sabino, che si dichiara «orgoglioso di condividere con le associazioni questo grande percorso di inclusione verso la città», e lo chef Michele Pelliccia, responsabile del corso. Tra le progettualità di Casa Mehari, affidata a quattro associazioni del territorio (che hanno siglato un protocolli d’intesa con scuole, fondazioni, parrocchie, cooperative e ordini professionali), ci sono la biblioteca civica e un caffè letterario. Tutte iniziative autofinanziate.

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