mercoledì 10 luglio 2019
Lorenzo Fontana trasferito al dicastero che cura i rapporti con Bruxelles. La Famiglia resta al Carroccio con la deputata Alessandra Locatelli, ex vicesindaca di Como
Il giuramento al Quirinale della ministra alla Famiglia (Ansa / Ufficio stampa Quirinale)

Il giuramento al Quirinale della ministra alla Famiglia (Ansa / Ufficio stampa Quirinale)

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Il premier Giuseppe Conte ha accolto la proposta del leader della Lega, Matteo Salvini, di nominare come nuovo ministro agli Affari Europei Lorenzo Fontana, sinora titolare del dicastero per la Famiglia e le disabilità. Il presidente del Consiglio può così lasciare l'interim assunto lo scorso marzo, quando il precedente ministro agli Affari Europei, Paolo Savona, è stato scelto dal governo come presidente della Consob.

Da tempo Salvini chiedeva di nominare un leghista nel delicato ruolo di pontiere con Bruxelles a fianco al premier, al ministro dell'Economia e al ministro degli Esteri. Fontata è stato eurodeputato dal 2009 al 2018, quando ha lasciato Strasburgo per sedere alla Camera dei deputati. Veronese, 39 anni, militante della Liga veneta sin da giovanissimo, Fontana è ai vertici del Movimento politico di Salvini con il ruolo di vicesegretario federale insieme a Giancarlo Giorgetti.

Al dicastero per la Famiglia e le disabilità va un'altra esponente del Carroccio, la deputata comasca Alessandra Locatelli. Anche lei militante da giovanissima, dai tempi della "vecchia" Lega Nord. A Como è vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, incarichi che presumibilmente lascerà. E' educatrice e direttrice di comunità per disabili intellettivi gravi. Locatelli ha giurato alle 18 al Quirinale. Per Fontana, che già ha giurato come ministro, basterà la proposta di nomina del premier Conte al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il profilo della nuova ministra (di Enrica Lattanzi)

Alessandra Locatelli, comasca, classe 1976, da sempre militante della Lega, dal 2016 è segretaria cittadina di Como del partito di Matteo Salvini. Nel 2017 viene eletta, con una quota significativa di preferenze personali, come consigliera del Comune di Como. Il sindaco Mario Landriscina la chiama come sua vice, nominandola, contestualmente, assessore dell’area sociale e familiare, occupandosi anche di piani di zona, politiche abitative, sostegno a solidarietà, lavoro, impresa e decoro sociale. Nel marzo 2018, conservando gli incarichi di partito e nel comune di Como, diventa parlamentare della Lega.

Laureata in Sociologia, Alessandra Locatelli, prima degli impegni politici e amministrativi, era responsabile della Comunità Alloggio di Anfass Como per disabili con insufficienza mentale grave. Nella stessa struttura, nella quale fece il suo ingresso nel 1996, precedentemente aveva svolto gli incarichi di educatrice e referente sanitaria. Nel curriculum ufficiale di Palazzo Cernezzi vengono indicate anche esperienze di volontariato in Nigeria e Congo con associazioni guanelliane. Nei due anni da vicesindaco e assessore del Comune di Como – incarichi da cui decadrà nel momento stesso del giuramento al Quirinale – è stato molto fitto il confronto sui temi delle povertà e delle marginalità, con alcuni passaggi serrati sulla questione accoglienza migranti.

Su quest’ultimo aspetto, in particolare, Locatelli fu tra i sostenitori – con tanto di picchetti e volantinaggi – della chiusura del centro di accoglienza di via Regina (smantellato lo scorso inverno). Polemiche anche le sue posizioni rispetto all’apertura di un dormitorio per i senza fissa dimora stranieri e transitanti lungo la frontiera di Como. Da vice-sindaco, nel dicembre 2017, appoggiò l’ordinanza di Polizia Locale per il decoro urbano che, di fatto, precludeva ai clochard l’utilizzo dei portici nelle aree a ridosso del centro città (anche i volontari che portavano generi di primo conforto ai senza tetto furono allontanati).

Negli ultimi mesi, in consiglio comunale, sostenne il “no” alla concessione di spazi pubblici per il ramadan islamico; mentre in occasione del braccio di ferro con la “Sea Watch” non ha esitato a prendere posizioni molto dure nei confronti di Carola Rackete e dei suoi sostenitori. Il 1 luglio, dopo due anni di attesa, la Locatelli ha invece tenuto a battesimo la neonata Consulta comunale dei Servizi Sociali, diventandone presidente.

Locatelli: «Orgogliosa e soddisfatta»

"Sono orgogliosa e soddisfatta dell'incarico che mi è stato dato, spero di portare avanti il compito che eredito dal ministro Fontana nel migliore dei modi. Intendo occuparmi del pieno diritto delle persone perché tutti devono avere inclusione nella vita quotidiana intera. Non bisogna lasciare indietro nessuno, come recita la nostra Costituzione. Per prima cosa incontrerò le persone, le associazioni e le strutture, ma non solo quelle che si occupano di disabili. Contatterò coloro che si occupano di persone fragili che vivono momenti delicati, e chi si occupa di minori, soprattutto dopo i fatti tragici che abbiamo visto. Il ministro Fontana ha annunciato una commissione di inchiesta che intendo portare avanti e monitorare". Lo ha detto il neo ministro per la Famiglia e Disabilità Alessandra Locatelli, dopo aver giurato al Quirinale.


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