martedì 6 giugno 2023
L'arcivescovo Delpini indica monsignor Bruno Marinoni al posto di don Marco Bove, che chiama le istituzioni a rivedere rimborsi oggi inadeguati rispetto ai costi per aiutare i più fragili
Alcune ospiti della Fondazione Sacra Famiglia

Alcune ospiti della Fondazione Sacra Famiglia - foto www.sacrafamiglia.org

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L’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha indicato monsignor Bruno Marinoni quale nuovo presidente della Fondazione Sacra Famiglia. Succede a don Mario Bove, presidente dal 2017, che Delpini ha nominato vicario episcopale per la Zona pastorale VI-Melegnano. Sempre ieri è stata data notizia che il consiglio di amministrazione della fondazione ha designato Roberto Totò nuovo direttore generale, chiamandolo ad assumere l’incarico svolto dal 2012 da Paolo Pigni.

Novità importanti, dunque, alla “governance” di un’opera nata nel 1896 per iniziativa di don Domenico Pogliani. Fondazione Sacra Famiglia, la cui sede principale è a Cesano Boscone (Milano), «è una organizzazione non profit che da oltre 125 anni accoglie, assiste e cura bambini, adulti e anziani con complesse e gravi fragilità o disabilità fisiche e psichiche grazie a una rete di strutture e servizi residenziali, diurni, ambulatoriali e domiciliari, riabilitativi ed educativi – ricorda una nota diffusa ieri –. Grazie ai suoi duemila professionisti, assiste circa diecimila persone – tra minori, adulti e anziani – in Lombardia, Piemonte e Liguria, garantendo oltre 133.000 prestazioni sanitarie e socioassistenziali».

Chi sono il nuovo presidente e il nuovo dg? Monsignor Bruno Marinoni, 56 anni, originario di Brugherio (Milano) e ordinato sacerdote nel 1992, è attualmente vicario episcopale per gli Affari generali e moderator Curiae. Tra gli altri incarichi, è presidente del Consiglio per gli Affari economici della diocesi di Milano, presidente della Fondazione Lambriana per attività religiose e caritative e presidente dell’Opera diocesana per la preservazione e diffusione della fede. L’avvicendamento con don Bove «avverrà secondo i tempi e i modi previsti dallo Statuto della Fondazione stessa», spiega un comunicato della diocesi.

Venendo a Roberto Totò: laureato in Economia e commercio con master in gestione e valutazione dei sistemi sanitari, vanta un’esperienza di oltre 25 anni nel management di strutture sanitarie e sociosanitarie (tra cui Gvm Care & Research, Humanitas, Korian). È inoltre membro della Commissione nazionale Sanità integrativa dell’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) e dello Steering Commitee-Ocps Osservatorio Consumi Privati in Sanità di Sda Bocconi.

Oltre a ricoprire la carica di dg della Fondazione, Totò prenderà la guida della Casa di cura ambrosiana, l’ospedale di Sacra Famiglia, «con la prospettiva di rendere ancora più sinergici i servizi delle due realtà e rafforzare così le risposte ai bisogni sanitari, sociosanitari e di assistenza domiciliare del territorio», sottolinea la nota diffusa ieri. Il cda della Fondazione lo ha designato nuovo dg «a seguito del nullaosta da parte dell’ordinario diocesano», l’arcivescovo Delpini, e «prenderà servizio il 1° luglio 2023». Il suo predecessore Paolo Pigni lo affiancherà «nella fase di inserimento, per favorire la continuità dei servizi e il perseguimento della missione».

Attività al Centro diurno autismo della Fondazione Sacra Famiglia

Attività al Centro diurno autismo della Fondazione Sacra Famiglia - foto www.sacrafamiglia.org

Quali sfide attendono ora la Fondazione? E cosa ha segnato il cammino di questi anni? «Sacra Famiglia ha superato anni molto difficili a causa della pandemia e, più di recente, della congiuntura economica sfavorevole determinata dall’aumento dei costi energetici e dall’inflazione», risponde don Bove (la cui nomina a vicario di Zona verrà formalizzata il 1° settembre). «Il Covid è stato sicuramente la sfida più impegnativa: nonostante le chiusure, anche a costo di essere penalizzata dal punto di vista economico, la Fondazione ha scelto di continuare a garantire i propri servizi per le persone fragili. Inoltre – riprende don Bove – negli ultimi anni Sacra Famiglia, ben prima della pandemia, ha sviluppato nuovi servizi soprattutto diretti a dare risposta alle nuove fragilità – bambini e giovani autistici, persone con disabilità e disturbi del comportamento, anziani non autosufficienti e con demenza – e più in generale ha deciso di occuparsi di tutta la filiera di presa in carico territoriale e domiciliare. Un impegno che non si è mai fermato nonostante le difficoltà».

Ebbene: «la scelta del nuovo presidente, don Bruno Marinoni, figura di grande statura ed esperienza anche sul fronte gestionale e amministrativo, testimonia ancora una volta il profondo e pieno coinvolgimento della diocesi ambrosiana con le attività e la missione di Sacra Famiglia, che è consapevole di dover affrontare altre sfide di carattere economico imposte dal difficile contesto generale. Questa decisione – conclude don Bove – rinforza la possibilità di continuare la missione della Fondazione in un’ottica di sostenibilità, nell’auspicio che la revisione delle attuali tariffe riconosciute per le prestazioni offerte dalla Fondazione – totalmente disallineate rispetto ai costi – sia affrontata dalle istituzioni regionali al più presto».

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