martedì 9 novembre 2010
L'ennesima provocazione, stavolta macabra: un filmato già vietato in Australia è pronto ad andare in onda su tre emittenti lombarde. Protesta l'Aiart: «Intervenga il garante per le comunicazioni»
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Uno spot televisivo a favore dell'eutanasia, realizzato a Sidney ma vietato in Australia e invece permesso in Canada, è pronto ad andare in onda su Telelombardia, Antenna3 e Milanow, emittenti dello stesso gruppo: ora si attende la risposta dell'Autorità garante delle Comunicazioni. L'iniziativa, portata avanti dai Radicali, è stata illustrata oggi da Marco Cappato, esponente del partito, Mina Welby e dal direttore di Tl Fabio Ravezzani. «Come si fa a trasmettere sulle tv uno spot su una cosa che è del tutto illegale? L'eutanasia in Italia non è prevista, quindi con capiamo perchè la televisione debba essere utilizzata per questi scopi». Lo afferma Luca Borgomeo, presidente dell'associazione di telespettatori cattolici Aiart. «Ci auguriamo che l'Agcom prenda posizione perchè un tema come questo non può essere lasciato all'improvvisazione - continua Borgomeo -. Se l'Autorità australiana ha bocciato questo spot ci sarà statopure un motivo. Un tema così delicato non può essere affrontato tramite una pubblicità. Si rischia di dare informazioni distorte ai cittadini».Critico dell'iniziativa anche Augusto Caraceni, vicepresidente della Società europea di cure palliative, che parla di una trovata «fuorviante» e a rischio di «strumentalizzazione e confusione».
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