
Anche i cani di grossa taglia, non solo i più piccoli, potranno stare in cabina - Ansa
Esultano gli animalisti, storcono tutti gli altri. I cani potranno viaggiare sui sedili degli aerei accanto ai padroni. Non solo quelli di piccola taglia ammessi sinora (e considerati dal punto di vista logistico alla stessa stregua di un bagaglio) ma anche quelli più robusti, media rischia di diventare un terreno di scontro.
Certo sono ancora da definire molti dettagli, da quelli pratici (chi viaggerà accanto all’animale?) a quelli economici (considerando che le compagnie aeree negli ultimi anni ci hanno costretto a pagare caro qualsiasi cosa, a partire dai bagagli diventati più “salati” del biglietto). Sarebbe per lo meno ingiusto se il prezzo del biglietto per il pet che viaggia sul sedile (occupando quindi un posto) non fosse equiparato a quello di un passeggero normale, considerato che ormai da decenni i bambini con più di due anni di età pagano il prezzo pieno, come sanno bene le famiglie italiane. Insomma, se è vero che gli animali sono diventati sempre più importanti nella vita di molte persone (andando a riempire i vuoti affettivi) è anche vero che attorno a loro è cresciuto un business fatto di negozi di abbigliamento, trattamenti spa e persino psicologi. Sino appunto ai viaggi aerei.
In Italia vivono quasi 65 milioni di animali da compagnia e, tra questi, cani e gatti (vale a dire gli animali che di solito viaggiano con i padroni) superano i 20 milioni. Sino ad oggi il trattamento per gli animali a bordo è stato diverso a seconda delle compagnie. Ita per esempio aveva già esteso prima della scorsa estate a 12 kilogrammi il peso dei pet che potevano viaggiare in cabina con prezzi che vanno da un minimo di 73 euro per un volo nazionale ai 300 per i collegamenti a lungo raggio vale a dire Stati Uniti, Sud America e Asia e una carta d’imbarco dedicata. Su molte low cost il trasporto è vietato ad eccezione che per i cani guida. L'intervento sul trasporto aereo segue quello avvenuto già da tempo sulle ferrovie. Il cda dell'Enac, l'Ente nazionale dell'aviazione civile, oggi ha aggiornato le norme attuali allargando la possibilità di trasportare in aereo gli amici a quattro zampe.
L'annuncio era stato anticipato la scorsa settimana dal ministero delle Infrastrutture che aveva sottolineato la "grande soddisfazione" del ministro Matteo Salvini che aveva caldeggiato la soluzione. La delibera Enac, elaborata da un gruppo di lavoro coordinato dall'avvocato Marco Di Giugno insieme a Ita Airways, Neos, Aeroitalia, Skyalps, Airdolomiti stabilisce che "è consentito il trasporto in cabina di animali domestici, alloggiati all'interno di un apposito trasportino da collocarsi anche al di sopra dei sedili, purché adeguatamente assicurato tramite le cinture di sicurezza o altri sistemi di ancoraggio" e aggiunge che il peso complessivo dell'animale e del trasportino "può essere superiore ai limiti attualmente previsti, ma non eccedere il peso massimo previsto per un passeggero medio". Via libera quindi anche alle taglie medie e più grandi che finora erano relegate nel comparto bagagli sebbene pressurizzato.
Il presidente Pierluigi Di Palma ha commentanto: "Si conferma la capacità dell'Enac ad aprire a soluzioni regolamentari che, nel pieno rispetto della sicurezza del volo, rispondano al contempo a nuove esigenze sociali, agevolando il trasporto in aereo del proprio animale domestico ad un maggior numero di passeggeri". Michaela Biancofiore, presidente del gruppo civici d’Italia, NM, UDC, è entusiasta. “Dopo l'ammissione negli uffici del Senato e quindi delle assemblee legislative, per una rivoluzione di civiltà che coinvolge da vicino la stragrande maggioranza delle famiglie italiane. I voli pet-friendly sono solo un nuovo tassello per passare da una società Pet friendly ad una Pet inclusive. Alla vigilia dell'estate, consentire agli animali di viaggiare con i propri padroni parteciperà anche alla prevenzione degli odiosi abbandoni".
Un'abitudine senz'altro da condannare che però non giustifica, a nostro avviso, la delibera Enac: improbabile che una persona che intenda abbandonare il suo cane gli paghi un biglietto da centinaia di euro per volare.