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Quattordici i feriti, uno dei quali in gravi condizioni, dopo l'esplosione provocata da una fuga di gas, con il conseguente crollo di una palazzina di tre piani di alloggi popolari a Catania. L'incidente è avvenuto nel rione san Giovanni Galermo. È stato trovata questa mattina anche la persona di cui non si avevano più notizie e per questo motivo, inizialmente considerata dispersa.
Tra i feriti uno soltanto è in codice rosso: si tratta di un 66enne con ustioni al volto e alla testa, ma nessuno è in pericolo di vita.
Tra i feriti ci sono anche due vigili del fuoco, tre tecnici della ditta del gas e una donna di 51 anni.
Luca Cari, responsabile della comunicazione del Corpo dei vigili del fuoco, ha riferito che una squadra «faceva assistenza all'azienda che stava intervenendo, quando c'è stata una esplosione che ha coinvolto due vigili del fuoco che hanno riportato fortunatamente ferite lievi. In modo più serio sono stati feriti due tecnici della ditta del gas, ma dalle prime informazioni non sembra siano gravi».
Quello che si sa finora è che prima del boato, sentito a grande distanza, stavano operando anche due squadre dell'azienda locale del gas per intercettare una perdita segnalata in zona. Per questa ragione, la strada era stata interdetta alla circolazione. Poi lo scoppio che ha sventrato uno degli edifici di case popolari e danneggiato le altre costruzioni limitrofe.
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«Le attività sono in corso» ha spiegato la prefetta Maria Carmela Librizzi, chiarendo che la palazzina non era disabitata, ma solo al momento dell'esplosione le persone erano state fatte uscire da casa. Librizzi ha aggiunto che sul posto operano ancora i tecnici del gas «per individuare il punto di fuga: parte della zona è stata comunque già messa in sicurezza da parte dell'azienda del gas e nel frattempo si è proceduto all'evacuazione di diversi edifici della strada, almeno 150 persone (compresi gli anziani di una casa di riposo) hanno trovato autonomamente una sistemazione; sgomberati anche edifici di una via limitrofa, ma non è possibile dire al momento quanti: per loro stiamo individuando con il Comune soluzione alloggiative, come il palazzetto dello sport».
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Sono state chiuse tutte le condotte.
Massimo Tempio, vicepresidente di Catania Rete Gas ha precisato che al momento dell'esplosione «la palazzina crollata era, fortunatamente, al momento disabitata e la propagazione è avvenuta all'interno di un'abitazione di edilizia popolare. Abbiamo disposto assieme ai tecnici l'immediata chiusura temporanea della rete in zona per evitare altre possibili problematiche». Stamane «riunione straordinaria in azienda per lavorare e capire le cause di questa violenta esplosione che, fortunatamente, ha evitato una vera e propria strage. Andremo anche in ospedale per verificare le condizioni di salute dei nostri operai».