venerdì 28 maggio 2021
Sono soprattutto ragazzi e bambini rifugiatisi in Etiopia dove è in corso un sanguinoso conflitto. Saranno accolti da parrocchie e associazioni. Il progetto reso possibile dall'8xmille e Sant'Egidio
Alcune delle mamme arrivate con i loro figli

Alcune delle mamme arrivate con i loro figli - Comunità di Sant'Egidio

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Nei loro occhi non c’è lo spavento di aver scampato la morte in mare su barchini fatiscenti, come tanti loro coetanei. C’è invece la speranza di una vita, dopo tante sofferenze vissute, gioia mista a stanchezza per il viaggio notturno. In mano i mazzi di fiori di benvenuto che volontari di Sant’Egidio hanno donato loro. Anche sotto le mascherine i loro volti oggi sorridono, tenendo in braccio i loro bambini per cui hanno deciso di scappare dal loro Paese, l’Etiopia.

Una dei volontari della Comunità, Daniela Pompei, con un piccolo profugo

Una dei volontari della Comunità, Daniela Pompei, con un piccolo profugo - Comunità di Sant'Egidio

È il “corridoio umanitario dei giovani e dei bambini” quello atterrato questa mattina a Fiumicino direttamente con un volo di linea dell’Ethiopian Airlines proveniente da Addis Abeba, in cui sono arrivati in sicurezza 70 profughi del Corno d’Africa, tra cui 13 bambini e 40 ragazzi sotto i 25 anni, che erano da tempo rifugiati nei campi dell’Etiopia e che negli ultimi mesi hanno sofferto un aggravamento delle loro condizioni di vita a causa del conflitto nel Tigrai.

Comunità di Sant'Egidio

Il loro ingresso in Italia è stato reso possibile grazie a un Protocollo d’intesa con lo Stato italiano, firmato nel 2019 dalla Conferenza episcopale italiana e da Comunità di Sant’Egidio, che prevede l’arrivo di 600 persone vulnerabili.

Uno dei volontari della Comunità, Giancarlo Penza, all'arrivo a Fiumicino

Uno dei volontari della Comunità, Giancarlo Penza, all'arrivo a Fiumicino - Comunità di Sant'Egidio

E arrivano nel nostro Paese già con percorsi di integrazione avviati, visto che saranno ospitati in diverse città (Roma, Bologna, Belluno, Parma, Brisighella, Cologno Monzese, Padova, Rieti, Ancona, Taranto) presso associazioni, parrocchie, appartamenti di privati e istituti religiosi, con il supporto di famiglie italiane che si occuperanno di accompagnare il percorso d’integrazione sociale e lavorativa sul territorio, garantendo servizi, corsi di lingua italiana, inserimento scolastico per i minori, cure mediche adeguate.

Comunità di Sant'Egidio

Ad accoglierli, in alcuni casi, saranno proprio parenti del Corno d’Africa arrivati nel nostro Paese molti anni fa. Tutto ciò grazie a un progetto totalmente autofinanziato con l’8xmille della Cei, fondi raccolti dalla Comunità di Sant’Egidio e la generosità non solo di associazioni e parrocchie, ma anche di cittadini che hanno offerto le loro case e il loro impegno gratuito e volontario.

Comunità di Sant'Egidio

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