martedì 16 settembre 2014
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«Un piatto vuoto è la mano tesa di un bambino...». È il simbolo di un mondo in cui 1 miliardo di persone rischia di morire di fame. Quel piatto, anzi quel miliardo di piatti prova a riempirli la nuova campagna “Aggiungi un pasto a tavola”, promossa per la sesta volta dalla comunità Papa Giovanni XXIII. Sabato 20 e domenica 21 settembre l'evento coinvolgerà migliaia di persone in Italia: ci saranno oltre 800 postazioni nelle piazze, con 1400 volontari, 10 Paesi esteri parteciperanno all'iniziativa nelle stesse date e con le stesse modalità: Svizzera, Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Germania, Gran Bretagna, Russia, Cile e Bolivia.

«Fino a qualche anno fa parlare di fame significava parlare di problemi lontani. Oggi più che mai la povertà bussa alla nostra porta, è nostra vicina di casa. Le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà; i giovani, i bambini, vedono il loro futuro a rischio», denuncia il responsabile generale della comunità Papa Giovanni XXIII, Giovanni Ramonda.

I dati. Nel 2013 in Italia 1 milione 206 mila persone in più rispetto all'anno precedente hanno avuto difficoltà a condurre una vita dignitosa, ad acquistare beni e servizi considerati essenziali. Secondo i dati diffusi nelle scorse settimane dall'Istat, il 7,9% della popolazione italiana vive oggi in povertà assoluta, contro il 6,8% della rilevazione precedente. La stessa comunità ha visto negli ultimi 6 anni un significativo aumento delle Capanne di Betlemme, le case di accoglienza per persone senza fissa dimora, che sono passate da una, la storica Capanna di Rimini dove anche il fondatore, don Oreste Benzi, volle vivere,a 7, diffuse in tutta la penisola: Farigliano (CN), Milano, Spino d'Adda (CR), Bologna, Forlì e Rimini e quella appena aperta la settimana scorsa a Chieti. A queste, si aggiunge un'intensa attività di mensa di strada, portata avanti a Roma e Milano, dove 2 volte a settimana i volontari della Comunità distribuiscono pasti anche a 400 persone. "L'iniziativa. «In un momento come questo - continua Ramonda - la Comunità torna in piazza, per chiedere un sostegno, un aiuto per tutte le persone che non hanno nulla ma che possono trovare in noi uno sguardo amico, un abbraccio fraterno. Insieme possiamo davvero cambiare la storia come ci ha insegnato don Oreste. Ringrazio già quanti sceglieranno di accogliere questo nostro appello». Nelle postazioni allestite per l'iniziativa sarà possibile fare un'offerta economica, di sostegno alla campagna generale “Un pasto al giorno”, di cui l'evento fa parte, oppure in “materia prima”: anche quest'anno simbolo dell'evento è la confezione da mezzo kg di pasta Divella da donare.Per maggiori informazioni sull'iniziativa è possibile collegarsi al sito http://www.unpastoalgiorno.org/ o seguire tutte le iniziative sulle pagine Facebook, Google plus e canale YouTube.

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