giovedì 19 luglio 2018
Per la prima volta, una delle donne ciociare abusate, oggi 93enne, racconta la sua terribile vicenda al procuratore di Roma, De Paolis
Sophia Loren in una scena del film La ciociara, 1960, di Vittorio Sica

Sophia Loren in una scena del film La ciociara, 1960, di Vittorio Sica

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Entra subito nel vivo l’inchiesta avviata dalla Procura militare di Roma per far luce sugli episodi di violenza a carico delle popolazioni civili del Lazio meridionale, perpetrati dai soldati delle truppe coloniali francesi impegnati nella seconda guerra mondiale sul fronte di Montecassino. Già per la mattinata di mercoledì, infatti, il procuratore militare di Roma, Marco De Paolis, ha deciso di sottoporre a incidente probatorio una delle donne ciociare che vennero violentate dai cosiddetti goumier, i soldati nord africani (provenienti soprattutto dal Marocco) facenti parte del Corpo di spedizione francese. Una decisione che è stata presa dalla Procura militare al fine di far assumere questa testimonianza quale prova.

La signora oggi ha 93 anni, è in ottime condizioni fisiche e mentali ed abita a Villa Santo Stefano, uno dei paesi della provincia di Frosinone più colpiti dalle scorribande dei soldati: anche in questo borgo, all’epoca un paese di contadini, arrivarono i goumier e violentarono decine di donne e ragazze, compresa la signora che ora ha deciso di raccontare tutto – ed è la prima volta che questo avviene – davanti ad un giudice, ripercorrendo quelle ore terribili, quando nella sua modesta abitazione di campagna si presentarono tre giovani in divisa e a turno abusarono di lei.

La donna è assistita dall’avvocato Luciano Randazzo, legale della “Associazione vittime marocchinate” che nei giorni scorsi aveva chiesto e ottenuto l’avvio di una inchiesta formale. La Procura militare di Roma ha quindi aperto un fascicolo per crimini di guerra e l’incidente probatorio potrebbe dare subito una svolta all’inchiesta, a 75 anni da quei tremendi fatti, impressi nella memoria di tanti grazie al film “La ciociara”. Non è escluso che già nei prossimi giorni la Procura militare di Roma decida di attivare i canali internazionali per richiedere l’audizione dei vertici dell’Associazione reduci dei goumier, un sodalizio con sede a Nizza.

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