mercoledì 26 maggio 2021
L’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti e i tre coimputati per il cosiddetto “caso piscine” del 2016 sono stati assolti ieri dalla seconda sezione della Corte di appello di Milano
Simone Uggetti

Simone Uggetti - Ansa

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L’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti e i tre coimputati per il cosiddetto “caso piscine” del 2016 sono stati assolti ieri dalla seconda sezione della Corte di appello di Milano. Uggetti, esponente del Partito democratico (Pd), in primo grado, il 29 novembre del 2018, era stato condannato a dieci mesi per turbativa d’asta per aver favorito la società privata Sporting Lodi nel bando per la gestione delle piscine estive 'Belgiardino' e di via Ferrabini.

Con lui furono condannati, per ipotesi di concorso nel reato, a otto mesi l’avvocato Cristiano Marini e a sei mesi l’imprenditore Luigi Pasquini e il dirigente comunale Giuseppe Demuro.

Ora per tutti è arrivata l’assoluzione nel secondo grado di giudizio, con formula piena. «Chi ha visto il processo di primo grado – spiega l’avvocato Pietro Gabriele Roveda, co-difensore di Uggetti – ha capito i fatti, e questa corte d’appello riteniamo lo abbia finalmente fatto. Peccato che siano serviti cinque anni. La città di Lodi non si meritava questa vicenda, e sono molto contento anche per Simone Uggetti».

«È la fine di un incubo», è stata la prima dichiarazione dell’ex sindaco. Che ha poi affidato a Facebook una dichiarazione più ampia: «Grazie di tutto, alla mia famiglia, a mia moglie, a mio fratello, ai miei avvocati Roveda e Adriano Raffaelli. Dopo la verità emersa nel primo grado (il giudice pur condannandomi scrisse che agii nell’interesse pubblico) è arrivata la giustizia. Sono grato alla mia città dove tutti mi conoscono e sanno che ho sempre agito nell’interesse pubblico».

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