martedì 24 ottobre 2023
Bonus fino a 3.000 euro. Sale l'Iva sui prodotti per l'infanzia. Pensioni: regole più severe per Quota 104 e Opzione donna. Ridotta la rivalutazione degli assegni più alti. Tagli per Regioni e Comuni
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti - Ansa

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A una settimana dall'approvazione in Consiglio dei ministri ecco una prima bozza della manovra di bilancio 2024. Nel testo di 91 articoli, la conferma del taglio del cuneo con una proroga della misura attuale, senza cambiamenti, per tutto il 2024.

Confermate le misure a sostegno della natalità ma sale l'Iva su prodotti per l'infanzia e assorbenti. Ok anche al taglio della rivalutazione delle pensioni oltre cinque volte il minimo, all'introduzione di regole più stringenti per andare in pensione in anticipo e ai primi fondi per il rinnovo dei contratti pubblici.

Sale dal 21 al 26% la cedolare secca sugli affitti brevi turistici. Aumentano anche le accise sulle sigarette, con un rialzo medio di 10-12 centesimi a pacchetto, e sui tabacchi.

Famiglia

Uno sgravio contributivo al "100%" fino comunque a un "massimo di 3000 euro annui", senza limiti di reddito, per tutte le lavoratrici madri a esclusione del "lavoro domestico": è quello previsto nella bozza della manovra tra le misure per favorire la natalità. Lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo, per chi ne ha tre lo sconto sui contributi dura più a lungo, fino ai 18 anni del figlio più piccolo.
Arriva anche l'incremento del bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati. Ma è destinato solo ai secondi figli nati dal primo gennaio 2024 in nuclei con già un minore under 10 e un tetto Isee di massimo 40.000 euro. La bozza prevede che venga "elevato a 2.100 euro" l'incremento del beneficio introdotto nel 2020 che ha innalzato da 1.500 euro.
In altra direzione va invece l'aumento dell'Iva per i prodotti per l'infanzia e per la cosiddetta tampon tax: si prevede infatti che latte in polvere e preparazioni per l'alimentazione dei bimbi, così come assorbenti, tamponi e coppette mestruali, passino tra i prodotti soggetti all'Iva al 10% (erano al 5%).

Contratti pubblici e Sanità

Il fondo per il rinnovo dei contratti della P.a viene incrementato con 3 miliardi nel 2024 e altri 5 miliardi nel 2025. Secondo quanto anticipato le risorse andranno a beneficio in particolare dei comparti della sanità e della sicurezza. Incrementato anche il Fondo sanitario nazionale, con 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dal 2026.

Pensioni

Adeguamento pieno all'inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo, sotto cioè 2.000 euro lordi circa, al 90% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, e al 22% (con un taglio rispetto al 32% delle norme in vigore quest'anno) per quelle più alte, ovvero sopra 10 volte il minimo, pari a circa 5.000 euro lordi al mese. La nuova indicizzazione sale quindi dall'85% (previsto nella precedente legge di bilancio) al 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.000-2.500 euro circa); viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo; al 47% per quelli tra 6 e 8 volte; al 37% per quelli tra 8 e 10 volte. Viene infine ridotta dal 32% al 22% per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo.

Novità anche per l'accesso al pensionamento. Arriva una Quota 104 "penalizzata" per chi vuole uscire con almeno 63 anni di età (erano 62 nel 2023) e 41 anni di contributi: secondo la bozza chi deciderà di accedere alla pensione con questo strumento avrà una riduzione dell'importo relativo alla quota retributiva legato all'età di uscita. La manovra inoltre allunga la durata delle finestre, ovvero il tempo da attendere per avere la pensione una volta raggiunti i requisiti, da tre a sei mesi per il settore privato e da sei a nove mesi per il settore pubblico. Resta l'Ape sociale per chi ha almeno 63 anni e 5 mesi di età ed è disoccupato, invalido o impegnato in lavori gravosi. Resta anche Opzione Donna ma con requisiti di accesso ancora più stringenti: l'età minima sale a 61 anni.

Per i lavoratori che hanno cominciato a versare contributi dal 1996 sale l'importo minimo maturato necessario per poter accedere alla pensione tre anni prima dell'età di vecchiaia. La soglia, a fronte di almeno 20 anni di contributi versati, sale da 2,8 a 3,3 volte l'assegno sociale. In pratica, secondo i valori riferiti al 2023 da 1.409 euro a 1.660. Salta invece il limite di 1,5 volte l'assegno sociale per l'accesso alla pensione a 67 anni una volta raggiunti i 20 anni di contributi. Basterà avere raggiunto l'importo dell'assegno sociale (503,27 euro nel 2023).

Tagli alla spesa

Insieme a quella dei ministeri ​arriva una spending review da 600 milioni anche per gli enti territoriali. Le Regioni sono chiamate a un taglio da 350 milioni l'anno (escluse le voci diritti sociali e salute), i sindaci dovranno ridurre le spese dei Comuni di 200 milioni l'anno mentre le Province di 50 milioni. Tra le voci del capitolo revisione della spesa anche "misure per il turnover" che non sono però ancora declinate.

Tra le altre misure, il canone Rai (abbonamento alla televisione per uso privato) è rideterminato in 70 euro, dai 90 attuali, per l'anno 2024. Alla Rai è però riconosciuto un contributo statale di 430 milioni. Il bonus sociale per le bollette elettriche è confermato per il primo trimestre 2024. La manovra stanzia allo scopo stanzia 400 milioni di euro. Congelate per altri sei mesi, fino a fine giugno, plastic e sugar tax. Le due imposte, introdotte con la manovra per il 2020 e mai entrate in vigore, dovrebbero quindi scattare dal 1 luglio 2024, salvo ulteriori interventi. Viene confermata infine l'esclusione dei titoli di stato nella determinazione dei parametri di ricchezza dell'Isee.









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