venerdì 6 dicembre 2013

Gli imputati erano accusati di aggiotaggio. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro il 31 gennaio. Una decisione, quella di oggi, che "boccia" interamente l'impianto accusatorio.

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I giudici della III sezione penale della Corte d'Appello di Milano hanno assolto i 13 imputati accusati di aggiotaggio nel processo d'appello bis per la tentata scalata di Unipol a Bnl del 2005. Una decisione presa "perché il fatto non sussiste". Revocate le sanzioni pecuniarie per le tre società coinvolte, tra cui Unipol. Annullata anche la provvisionale, pari a 15 milioni di euro in primo grado, nei confronti della parte civile Banco Bilbao che dovrà pagare le spese processuali. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro il 31 gennaio. Una decisione, quella di oggi, che 'boccia' interamente l'impianto accusatorio: il sostituto pg di Milano, Felice Isnardi, aveva chiesto che venisse affermata la responsabilità penale dell'ex governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, di Giovanni Consorte, Ivano Sacchetti e degli altri undici imputati. Alla richiesta di non doversi procedere per l'intervenuta prescrizione, aveva invocato sanzioni pecuniarie per le società imputate, Bper, Unipol e Hopa.Il processo d'appello bis, si tratta della seconda assoluzione dopo quella del 30 maggio 2012, nasce dalla decisione del 7 dicembre 2012 di annullare con rinvio a un nuovo processo la tentata scalata del 2005, sebbene a fine 2012 sia intervenuta la prescrizione per quel reato.Tra gli imputati di oggi, tutti assolti, l'ad di Unipol Carlo Cimbri, gli immobiliaristi Danilo Coppola, Stefano Ricucci e Giuseppe Statuto, l'eurodeputato del Pdl Vito Bonsignore, il finanziere Emilio Gnutti, il banchiere Bruno Leoni, l'editore Francesco Gaetano Caltagirone e i fratelli Ettore e Tiberio Lonati.
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