venerdì 3 febbraio 2017
Bastardi di Pizzofalcone, sulle scene omosex interrogazione alla Camera
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«È troppo se chiediamo alla Rai di Campo dell'Orto di tenere la propaganda della sessualità libera, sia essa etero o omo, fuori dalla prima serata? È proprio necessario che in qualsiasi trasmissione, sia un talk show, un festival canoro, una produzione di Rai Fiction quale che ne sia il genere, commedia o poliziesco, debba contenere scene esplicite di sesso omosessuale? La signora che ha scritto ad Avvenire denunciando la gratuita, non giustificata cioè dall'intreccio narrativo, scena di sesso tra due donne che ha scandalizzato sua figlia nella puntata del 23 gennaio della serie “I bastardi di Pizzofalcone” ha ragione da vendere. A quell'ora i bambini davanti alla televisione sono tanti. Fino a quando noi cattolici, ma chiunque ancora creda nella funzione educativa della famiglia, dovremo finanziare con il nostro canone l'incontinenza visiva e le pulsioni ideologiche e non solo di registi e autori pagati con il denaro pubblico?».

Così in una nota Maurizio Lupi, presidente dei deputati di Area popolare. «Rai 1 - ha annotato Lupi - ha una sua immagine e una sua tradizione, a torto o a ragione è ancora considerata una rete per famiglie. Su questo episodio - annuncia - faremo un'interrogazione in Commissione di Vigilanza Rai. Partirà una mia lettera al presidente della Vigilanza perché il direttore di rete di Rai 1 venga convocato quanto prima per una audizione», ha aggiunto.

«Assurda e senza senso la decisione della Rai di autorizzare la messa in onda, in prima serata, della serie “I bastardi di Pizzofalcone”, dove sono presenti scene non appropriate per un orario durante il quale davanti alla tv ci sono ancora tanti bambini. Rispettiamo gli orientamenti sessuali di tutti, ma calcare la mano su un tema delicato e complesso, come è quello dell'omosessualità, è da irresponsabili. Ci sono temi che vanno trattati con cura e responsabilità, non di certo ostentati in prima serata. Ci auguriamo che a viale Mazzini si assuma la piena consapevolezza che alcuni temi devono essere destinati ad altre fasce orarie», ha affermato Gianni Sammarco, deputato di Ap.

Analoga la posizione del vicepresidente del gruppo Ap al Senato, Bruno Mancuso: «Condivido l'allarme di deriva ideologica lanciato oggi da Avvenire riguardo la fiction “I bastardi di Pizzofalcone”». «Il rischio è non soltanto di banalizzare un fenomeno sociale, ma di renderlo quasi un costume di massa", e questa, accusa, "è una forzatura che proprio la Rai, TV pubblica, non può e non deve operare.

Alessandro Gassmann, intanto, ha postato su Twitter: «Voglio ringraziare l'Avvenire per la polemica sulle scene lesbo di Pizzofalcone! Portano bene! A lunedì!!».

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