domenica 21 giugno 2020
Il campione reagisce bene, ma la situazione neurologica resta grave. «Zanardi è l’uomo della resilienza, preghiamo per lui » è il messaggio della Cei.
Alex Zanardi

Alex Zanardi - Ansa

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L’amato campione, Alex Zanardi, il guerriero dalle gambe amputate, l’uomo dalle sfide impossibili, lotta di nuovo per la vita. Con la sua solita grinta. Anche se il verdetto dei medici ieri, dopo la prima notte trascorsa dal paziente in terapia intensiva, era sul filo della disperazione: «Le sue condizioni sono gravissime ma stabili dal punto di vista cardiocircolatorio ma bisognerà attendere per vedere qual è il danno neurologico causato dal trauma cranico». Perché qualcosa può essere successo, per la violenza del colpo subìto, anche nel cervello dell’atleta bolognese e non si escludono lesioni oculari, con una possibile compromissione della vista.
Ora l’ex pilota di Formula 1 è in coma farmacologico e respira con il ventilatore artificiale. Un altro passaggio del rapporto dei sanitari che l’hanno in cura al policlinico di Siena fa venire i brividi: «I miglioramenti, se mai dovesse superare la fase critica, saranno lentissimi». Però, ha anche detto il professor Giuseppe Olivieri che l’ha operato, vale la pena curarlo, ha una tempra forte. E infatti già nel pomeriggio i medici hanno riscontrato dei miglioramenti nel suo organismo: «Siamo fiduciosi, sta rispondendo molto bene alle terapie» ha dichiarato il professor Sabino Scolletta, direttore del dipartimento di Emergenza-Urgenza del nosocomio toscano.

L’handbiker emiliano venerdì sera è stato sottoposto a un intervento chirurgico alla testa e alla faccia dall’équipe guidata dal direttore del reparto di neurochirurgica dell’ospedale di Santa Maria alle Scotte di Siena, Olivieri. Ci sono volute più di tre ore (dalle 19 alle 22) sotto i ferri per rimettere a posto le fratture al cranio e al volto. Nessuna lesione all’addome o al torace, però. Tra domani e martedì, cessata la sedazione, potrà essere valutato meglio il quadro clinico, soprattutto per quanto riguarda le possibili conseguenze neurologiche (previsto, appena possibile, anche un consulto oculistico).

L’altro giorno il 53enne campione paralimpico, alla guida della sua handbike, si è schiantato contro un camion che viaggiava nell’opposto senso di marcia: percorreva la provinciale 146 della Val d’Orcia, nei pressi di Pienza, era impegnato con altri sette atleti nella staffetta a tappe “Obiettivo tricolore” (una manifestazione voluta proprio da Alex per sostenere un progetto di beneficienza), quando ha affrontato una curva in discesa a una velocità di circa 50 chilometri l’ora, ha perso il controllo del mezzo – una buca sull’asfalto o una manovra azzardata? – che si è impennato finendo sull’altra corsia dove stava sopraggiungendo un autoarticolato. Il conducente del tir ha cercato di evitare l’impatto ma non c’è stato niente da fare. Zanardi è finito prima contro il predellino della portiera del camion poi è andato a cozzare con violenza sul cassone. Il suo casco si è frantumato. Dopo il tremendo impatto Alex è restato immobile a terra, col volto insanguinato. Dieci minuti dopo è arrivata l’eliambulanza che lo ha trasportato al pronto soccorso. «Quando è stato portato via respirava» ha dichiarato la pattuglia di vigili urbani di scorta ai bikers che ha partecipato ai soccorsi.

La tragedia è avvenuta sotto gli occhi della moglie di Zanardi, Daniela, che come in ogni gara lo seguiva a distanza in auto e si è precipitata ad aiutarlo appena si è accorta dell’accaduto. Sulla dinamica indaga la Procura di Siena che intanto, come atto dovuto, ha iscritto nel registro degli indagati il camionista (risultato negativo ai test su alcol e stupefacenti): è un senese di 44 anni. Un video amatoriale avrebbe ripreso la scena ed è stato acquisito dai carabinieri. Il filmato potrebbe chiarire molti particolari ancora oscuri. «Non ha sbagliato l’autotreno, è lui che si è imbarcato» è stato il commento del ct della nazionale paraolimpica, Mario Valentini, presente alla gara. Sull’asfalto non ci sarebbe nessun segno di frenata. Gli investigatori hanno interrogato gli organizzatori della manifestazione e le altre persone presenti. Camion ed handbike sono stati sequestrati dai carabinieri su ordine del procuratore capo di Siena, Salvatore Vitiello.

Intanto migliaia di manifestazioni di affetto e incoraggiamento arrivano da tutto il mondo per sostenere il campione. «Zanardi è l’uomo della resilienza, chi va avanti rischia sempre, ma può rendere la vita una meravigliosa impresa in cui si vince sempre. Preghiamo per lui» è il messaggio della Cei. Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, la sua città natale, ha pregato per l’atleta e la sua famiglia esprimendo la vicinanza della Chiesa felsinea.


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