Ok della Camera al ddl sul consenso informato per i corsi sulla sessualità
di Redazione
Le istituzioni scolastiche saranno tenute a richiedere il consenso informato preventivo dei genitori o degli studenti, se maggiorenni, per la partecipazione a eventuali attività che riguardino temi attinenti all'ambito della sessualità
Via libera della Camera con 151 voti a favore, 113 contrari e un astenuto al disegno di legge presentato dal Governo sul consenso informato in ambito scolastico, in base al quale le istituzioni scolastiche sono tenute a richiedere il consenso informato preventivo dei genitori o degli studenti, se maggiorenni, per la partecipazione a eventuali attività che riguardino temi attinenti all'ambito della sessualità, mettendo a disposizione per la necessaria visione il materiale didattico che si intende utilizzare per queste attività. Quest'ultime sono in ogni caso escluse per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria. Il testo passa ora all'esame del Senato.
Le associazioni dei genitori nella scuola: Age, Articolo 26, Faes, Generazione famiglia e Moige hanno espresso "soddisfazione" per l'approvazione. "Una normativa che - affermano - rappresenta un passo fondamentale nella tutela dei diritti costituzionali dei genitori. La nuova legge, dopo il passaggio al Senato, riconosce finalmente in modo chiaro e inequivocabile il ruolo centrale dei genitori nelle scelte etiche e valoriali che riguardano i propri figli, valorizzando quei principi costituzionali e valoriali che sono alla base del patto educativo tra famiglia, scuola e istituzioni. Il principio del consenso informato restituisce ai genitori la dignità e la responsabilità che la Costituzione riconosce loro in ambito educativo e formativo". "Non si tratta di escludere nessuno, ma di garantire che - sottolineano - le scelte più delicate che riguardano i minori siano condivise con chi ha la responsabilità primaria della loro crescita. La norma rafforzerà il dettato costituzionale dell'articolo 30, che riconosce ai genitori il diritto-dovere di mantenere, istruire ed educare i figli".
Le associazioni si augurano "ora che la legge, una volta promulgata venga applicata con equilibrio e nel rispetto di tutti gli attori coinvolti, affinché si realizzi una vera alleanza educativa tra famiglia, scuola e istituzioni nell'interesse superiore dei minori".
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