Nuovo incontro dei Caffè filosofici all'Università europea di Roma
di Redazione
Giovedì 8 maggio si parlerà come il ruolo che ognuno ha nella società influenzi la propria identità. A discuterne, moderati da Guido Traversa, i docenti Beccherucci e Polizzi

Nella società contemporanea siamo spesso definiti da ciò che facciamo. Il nostro ruolo lavorativo, il nostro posto nella famiglia, il modo in cui ci presentiamo agli altri diventano le lenti principali attraverso cui veniamo percepiti — e, spesso, attraverso cui finiamo per percepire noi stessi. Ma questa identificazione con il “fare” è sufficiente a definire la nostra identità? E che cosa resta quando finiramo di interpretare questo ruolo? Domande a cui si cercherà di dare risposte giovedì 8 maggio alle 17.30, durante un nuovo incontro del ciclo “Caffè Filosofici in Biblioteca. Tra un bicchiere di vino e un calice di idee”, all’Università Europea di Roma, dal titolo “Giochi di Ruolo: ti basta ciò che fai?”
A discuterne saranno Isabella Becherucci, ordinario di Letteratura italiana dell’Università Europea di Roma e Giovanni Polizzi, docente a contratto di Teoria, metodologia e tecnica del negoziato delo stesso ateneo. A moderare l’incontro sarà Guido Traversa, associato di Filosofia morale.
Il dialogo prenderà spunto dal racconto “La carriola” di Luigi Pirandello, per esplorare la possibilità che questa identificazione totale con il ruolo possa condurre a una forma di smarrimento dell’io. Il protagonista del racconto, apparentemente un uomo rispettabile e perfettamente integrato, si scopre fragile e disorientato nel momento in cui si ferma a riflettere su se stesso, al di fuori del ruolo che interpreta ogni giorno.
Questo Caffè Filosofico sarà un’opportunità per interrogarsi perciò su quanto la nostra identità possa (o debba) coincidere con ciò che facciamo. È possibile coltivare un senso di sé che vada oltre la funzione, il dovere, la maschera? Un’occasione per riflettere, insieme, su come riconoscere — e forse recuperare — ciò che siamo, al di là dei ruoli che la vita ci assegna. L’incontro è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
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