Multe fino a 18mila euro per chi getta rifiuti dal finestrino
di Redazione
Tolleranza zero contro chi lancia i rifiuti dai veicoli: nei casi più gravi può scattare l'arresto. Per la sanzione basta la ripresa della targa con una telecamera pubblica o privata

Giro di vite contro il lancio di rifiuti dai veicoli in marcia o in sosta. Con l'entrata in vigore da sabato scorso al 9 agosto 2025 decreto-legge n. 116, che modifica il codice della Strada infatti alle forze dell'ordine servirà più fermare l'automobilista sul fatto: basterà un fotogramma nitido della targa, acquisito da telecamere comunali, autostradali o private, per far scattare la sanzione. Con la multa che arriva direttamente a casa. E le sanzioni sono salatissime, con multe fino a 18mila euro, la sospensione della patente e, nei casi più gravi, l'arresto.
Fino ad oggi, per contestare l’abbandono di rifiuti da un veicolo, era necessaria la contestazione immediata: una pattuglia doveva vedere l’infrazione, fermare il veicolo e identificare il conducente. Combinazione di circostanze che rendevano la sanzione un evento rarissimo. Ora, invece, la legge consente alle forze dell’ordine di acquisire e utilizzare le immagini provenienti da qualsiasi impianto di videosorveglianza, pubblico o privato.
Il decreto distingue tra rifiuti non pericolosi e pericolosi. Per mozziconi di sigaretta o fazzoletti la sanzione può arrivare a 1.188 euro. Per lattine, bottiglie o sacchetti, oltre alla multa da 1.500 a 18.000 euro, è prevista la segnalazione alla Procura. Se il lancio avviene in aree sensibili, come fiumi o zone protette, o comporta un pericolo concreto per persone e ambiente, scatta l'arresto - anche differito entro 48 ore - con pene da sei mesi a cinque anni e mezzo, fino a sette anni nei casi più gravi.
È una stretta che mira a colpire non solo il singolo cittadino, ma anche le aziende i cui veicoli vengono usati per scaricare illegalmente i rifiuti.
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