La Ong Mediterranea: «Anche don Mattia Ferrari è stato spiato»

Il cappellano di bordo nel mirino degli hacker da più di un anno, così come il fondatore Luca Casarini. Il rischio che altre persone dello stesso gruppo siano coinvolte
February 23, 2025
La Ong Mediterranea: «Anche don Mattia Ferrari è stato spiato»
. | Don Mattia Ferrari insieme ai volontari di Mediterranea Saving Humans
Ora si aggiunge anche il nome di don Mattia Ferrari, cappellano di bordo di Mediterranea Saving Humans, nella lista delle persone vittime del software di hacking progettato dall’agenzia israeliana Paragon Solution. Il sacerdote infatti è stato avvisato di Meta di essere l’obiettivo di «un sofisticato attacco sostenuto da entità governative non meglio identificate» nel febbraio 2024, tramite lo spyware Graphite. Lo stesso attacco hacker che ha interessato anche uno dei fondatori di Mediterranea Saving Humans Luca Casarini (che ha presentato un esposto a Palermo), raggiunto da una notifica di minaccia simile l'8 febbraio 2024, per la violazione dle suo account di WhatApp.
In particolare, nel rapporto "Adversarial Threat Report" di Meta pubblicato nel febbraio 2024, l'azienda ha riferito di aver individuato e tentato di contrastare - prosegue la nota della ong - le operazioni di alcuni spyware operanti nel settore della sorveglianza a pagamento che hanno preso di mira persone in tutto il mondo. Meta ha rilevato le operazioni di spyware di otto aziende di Italia, Spagna ed Emirati Arabi Uniti, che forniscono le loro tecnologie alle autorità governative. Meta ha riferito di varie tecnologie, tra cui un malware in grado di effettuare operazioni per raccogliere e accedere alle informazioni del dispositivo, alla posizione, alle foto e ai contenuti multimediali, ai contatti, al calendario, alle e-mail, agli SMS, a Telegram, Skype, Viber, Facebook, Instagram, LinkedIn, Signal, WhatsApp, e operazioni per attivare le funzionalità di microfono, fotocamera e screenshot.
Il fatto che l’attacco a don Mattia sia avvenuto contemporaneamente alla notifica a Luca Casarini suggerisce - insiste Mediterranea - che «potrebbero essere stati presi di mira come parte dello stesso gruppo». Ciò solleva anche la preoccupante possibilità che siano state prese di mira altre persone, oltre a quelle attualmente note al pubblico, e che siano state utilizzate più tecnologie nell'ambito della stessa operazione di sorveglianza. «Ricordiamo che don Mattia non lavora a titolo puramente individuale, ma svolge - conclude Mediterranea - un servizio in piena comunione e sintonia con le autorità ecclesiastiche che hanno giurisdizione su queste questioni, come i pastori della Chiesa hanno ripetutamente affermato».

Le reazioni

«Hanno spiato anche don Mattia, persino don Mattia Ferrari. Vi sarà capitato di vederlo qualche volta in Tv: è un sacerdote cattolico molto vicino a Papa Francesco. Il governo italiano permette di spiare illegalmente un sacerdote tra i piu' conosciuti e nel frattempo scarcera con il volo di Stato un trafficante di esseri umani. È pazzesco» scrive su X il leader di Italia viva, Matteo Renzi, aggiungendo che «se fanno così con i personaggi famosi, immaginate cosa possano fare ai cittadini comuni? E la Meloni che scappa senza dirci di chi è la responsabilità».

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