La beffa della telefonata: si dimette il consigliere di Palazzo Chigi

Via l'assistente diplomatico Talò. Meloni: vicenda gestita con leggerezza, sul finale ho avuto un dubbio
November 2, 2023
La beffa della telefonata: si dimette il consigliere di Palazzo Chigi
ANSA | La premier Giorgia Meloni oggi in conferenza stampa
"Stamattina il mio consigliere diplomatico Francesco Talò ha rassegnato le dimissioni". Lo ha reso noto la premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito al Consiglio dei ministri. "Quella della telefonata dei due comici russi è stata una vicenda "gestita con leggerezza che ha esposto la nazione", ha aggiunto chiarendo che quello del consigliere diplomatico è stato "un gesto di responsabilità".
"Di queste telefonate ne abbiamo fatte almeno 80 e mi dispiace che in questo inciampo sia messo in discussione ciò che è stato fatto. Ringrazio lui e l'ufficio diplomatico. Io se ricevo una telefonata dall'ufficio del consigliere la devo dare per buona...penso che si sia confermata la coerenza del governo", ha aggiunto.
Il caso riguarda il colloquio telefonico beffa avvenuto diverse settimane fa, quando l'interlocutore della Meloni si era presentato come rappresentante di un'istituzione africana mentre all'altro capo del filo stavano in realtà i comici russi.

Voglio ringraziare Talò, il suo è un gesto di grande responsabilità", ha rimarcato poi la premier, il suo gesto "racconta di una persona a servizio delle istituzioni da qualche decennio". "Mi spiace che in questo inciampo si possa mettere in discussione il lavoro fatto, ma vedete più fai più rischi. Siamo - ha sottolineato - tutti dispiaciuti, Talo' se ne è assunto la responsabilita'.

Sulla telefonata fake dei duo comico russo "sul finale ho avuto un dubbio, soprattutto quando è venuto fuori il nazionalismo ucraino che è un tipico tema della propaganda russa. Ho avuto un dubbio e ho segnalato la cosa all'ufficio diplomatico, lì credo ci sia stata una superficialità nel procedere ed è questo il motivo per cui stamattina il consigliere ha rassegnato le dimissioni".
Quanto alle due dchiarazioni fatte nel corso della telefonata, la premier ha sottolienato che sull’Ucraina «ci siamo assunti la responsabilità di una posizione chiarissima, e forse anche per questo che telefonano a noi. Essere consapevoli della stanchezza», che il conflitto ucraino genera nell’opinione pubblica «non vuol dire non credere nella vittoria dell’Ucraina. Noi ci crediamo e continuano a fare quello che possiamo per dare una mano».

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