Incendio devasta il monastero dove Carlo Acutis fece la Prima Comunione
di Redazione
Proprio nel giorno della festa del santo, ha preso fuoco il monastero delle Romite Ambrosiane, a La Valletta Brianza. Incolumi le religiose. Ancora ignote le cause. Il messaggio di Delpini
Sono proseguite anche nella giornata di ieri le operazioni per spegnere del tutto il fuoco che ha devastato il monastero della Bernaga, delle Romite Ambrosiane, a La Valletta Brianza (Lecco).
I vigili del fuoco devono fronteggiare un costante rischio di un collasso dell'edificio, che risale al 1600.
Molte opere d'arte sono state salvate, ma altre vanno ancora recuperate.
Ancora ignote le cause dell’incendio scoppiato proprio nel giorno della memoria liturgica di san Carlo Acutis, la prima dopo la sua canonizzazione, che in questo monastero fece la Prima Comunione il 16 giugno 1998.
Secondo un’ipotesi, pensando a un incidente, tutto avrebbe potuto avere origine da un corto circuito in una delle 22 celle occupate dalle monache. Al momento in cui l’incendio ha preso avvio le relgiose erano 21 perché una di loro è ricoverata in ospedale, ed erano insieme davanti alla tv per seguire la preghiera del Papa per la pace. Sono state poi fatte evacuare. Diciannove sono ora ospitate dalle Piccole apostole a Ponte Lambro, due in una struttura vicino a Erba.
Le monache Romite Ambrosiane sono una comunità religiosa femminile di clausura, fondata nel 1474 vicino al Santuario di Santa Maria del Monte a Varese. Si dedicano alla preghiera seguendo la tradizione e il rito liturgico ambrosiano.
Il messaggio di Delpini
«Le monache Romite Ambrosiane dell’Ordine di Sant’Ambrogio ad nemus sono tutte salve! Non ci sono state ferite! È stato un grande sollievo, mentre si vedono e si rivedono le fiamme impressionanti che hanno avvolto l’antico monastero recuperato nel 1963 come casa per la nuova fondazione delle Romite». Così scrive in un messaggio diffuso oggi l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini. «L’incendio spietato ha distrutto un patrimonio di documentazione, di segni di devozione, quei pochi effetti personali di cui vivono le monache - continua il presule - in questo disastro voglio esprimere la solidarietà di tutta la Chiesa Ambrosiana e la mia vicinanza e preghiera. So che le monache continueranno a pregare e la fiducia in Dio sarà l’incoraggiamento più necessario. San Paolo VI che ha incoraggiato Madre Candida nella fondazione, san Carlo Acutis che nel monastero ha ricevuto giovanissimo la Prima Comunione, Madre Candida e le altre romite sepolte nel cimitero interno al monastero certo continuano ad essere vicini alle monache. E in questo momento di spavento e di dolore, di precarietà e di incertezza sul futuro, le monache possono essere certe della prossimità, della solidarietà, della assistenza dei tanti amici della Bernaga e di tutti noi».
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