Il male nefasto dell'antisemitismo e la reazione necessaria

Perché non c’è niente di più sbagliato di trasformare in odio verso gli ebrei gli errori e gli orrori di un governo come quello di Netanyahu
October 29, 2025
Il male nefasto dell'antisemitismo e la reazione necessaria
Un gruppo di attivisti pro Pal ha impedito lo svolgimento di un incontro-dibattito sulle prospettive di pace in Medioriente nell'Università di ca' Foscari a Venezia, interrompendo un incontro a cui stava prendendo parte il parlamentare Emanuele Fiano (Pd), con slogan e cartelli contro il sionismo, 27 ottobre 2025. ANSA/ PER GENTILE CONCESSIONE EMANUELE FIANO USARE SOLO PER ILLUSTRARE OGGI LA NOTIZIA INDICATA NEL TITOLO - NON ARCHIVIARE - NON VENDERE - NON USARE PER FINI NON GIORNALISTICI - NPK+++
Dunque in Europa, e nella nostra Italia, torna a farsi vedere (e sentire) il male antico e nefasto dell’antisemitismo, l’odio verso gli ebrei. Le atrocità perpetrate in Medio Oriente sembrano avere pericolosamente ravvivato una fiamma mai, in realtà, del tutto spenta. E quando un simile germe viene all’evidenza nelle università, luoghi preposti alla coltivazione del dialogo e della conoscenza, il livello d’allarme sale. L’ultimo episodio ha coinvolto lunedì scorso a Venezia Emanuele Fiano, esponente di “Sinistra per Israele” ed ex parlamentare del Pd, al quale un gruppo di giovani ha impedito di parlare all’università Ca’ Foscari. Esibivano uno striscione con la falce e il martello, quei ragazzi. E subito il dibattito si è spostato sulle appartenenze: «Un comportamento da fascisti», si è detto a sinistra, al massimo da «fascisti rossi»; «No, erano chiaramente comunisti», si è ribattuto a destra. E così si sono perse non una, ma due occasioni: strappare un episodio così grave alla polarizzazione imperante della politica e avviare una riflessione condivisa su un fenomeno che non può e non deve tornare. Una riflessione da portare nelle scuole e, appunto, nelle università.
Nelle tante manifestazioni pro-Palestina - insieme alla sacrosanta indignazione per la strage di umanità e di dignità imposta dal governo israeliano - si sono visti e sentiti, purtroppo, cartelli e slogan che inneggiavano alla cancellazione dello Stato di Israele. «Ma se tu neghi che un popolo possa costituirsi in Stato, allora sei antisemita. Se mi neghi il diritto ad avere uno Stato, allora l’antisionismo si trasforma in antisemitismo», ha osservato Emanuele Fiano, figlio di Nedo, sopravvissuto al campo di concentramento nazista di Auschwitz. Martedì prossimo, 4 novembre, l’ex parlamentare dem sarà di nuovo alla Ca’ Foscari insieme alla ministra dell’Università Anna Maria Bernini. E sarà un bel giorno, se potrà esprimere liberamente il proprio pensiero. Anche perché lunedì era stato invitato lì per parlare sul tema “due popoli, due Stati” e della possibile pace in Medio Oriente. In effetti, anche il popolo palestinese ha diritto a costituirsi in Stato. Ma non c’è niente di più sbagliato di trasformare in odio verso gli ebrei gli errori e gli orrori di un governo come quello di Netanyahu. Lo ha spiegato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 7 ottobre scorso, nel secondo anniversario dell’attacco terroristico di Hamas: «Quanto avviene a Gaza e i diversi sentimenti che suscita non possono confluire in quello ignobile dell’antisemitismo che, particolarmente nel secolo scorso, ha toccato punte di mostruosa atrocità, e che oggi appare talvolta riaffiorare, fondandosi sull’imbecillità e diffondendo odio».
  1. https://www.avvenire.it/chiesa/papa/il-papa-combattiamo-lantisemitismo-ce-lo-chiede-il-vangelo_100207

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