Il Forum al governo: per la famiglia più assegno unico, detrazioni e quoziente

Il Forum delle associazioni familiari avanza le richieste al governo in vista della legge di Bilancio
September 29, 2025
Il Forum al governo: per la famiglia più assegno unico, detrazioni e quoziente
Archivio | Misure a favore delle famiglie
Dalla riduzione dell’Irpef all’Assegno unico “migliorato”, dalla detrazione delle spese per i libri scolastici alle borse di studio e all’adeguamento bonus sociale gas energia. Sono solo alcune delle proposte indicate come prioritarie dalle famiglie italiane, che non esauriscono i temi più sensibili trattati nei numerosi incontri tra famiglie e associazioni del Forum delle associazioni familiari, ma costituiscono un piccolo contributo per la realizzazione graduale di un Paese a misura di famiglia.
Le proposte sono state avanzate dal presidente del Forum Adriano Bordignon – assieme a Domenico Menorello, presidente del network di associazioni “Ditelo sui tetti”, e a Vincenzo Bassi, presidente della “Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa” – durante l'incontro convocato lunedì dal governo, al quale hanno preso parte il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano, la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone, il ministro della Salute Orazio Schillaci, la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Eugenia Maria Roccella, il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, il viceministro dell'Economia e delle Finanze Maurizio Leo e altri membri dell'esecutivo.
«Riteniamo indispensabile che il taglio dell'Irpef non sia lineare, ma proporzionato al numero dei figli, avvicinandosi alla filosofia del quoziente familiare – ha spiegato Bordignon –. Inoltre siamo favorevoli all’introduzione di un “Isee Famiglia” che rappresenti la reale condizione economica dei nuclei, escludendo dal calcolo prima casa, Assegno unico universale, borse di studio, bonus e prestazioni sociali agevolate destinati al nucleo familiare, nonché ogni prestazione erogata dallo Stato e dagli altri enti pubblici finalizzata al sostegno alla natalità. Auspichiamo, peraltro, misure come la detrazione del 19% per l'acquisto dei libri scolastici, l'estensione dell'Assegno unico al 100% per tutti i figli a carico fino a 21 anni e in forma ridotta dai 21 ai 25, l'istituzione dal 2026 di un Fondo strutturale per i Centri estivi, con una dotazione iniziale di 65 milioni e l'adeguamento e la stabilizzazione del bonus sociale gas ed energia, modulato sul numero dei figli». Secondo Bordignon «solo con politiche strutturali, universali e generose sarà possibile affrontare lo squilibrio demografico e garantire un futuro sostenibile al nostro Paese».
In una fase emergenziale di denatalità e di invecchiamento della popolazione, è prioritario pensare al futuro del Paese partendo dalle esigenze della famiglia, la sola che può garantire insieme sviluppo economico, coesione sociale e cura intergenerazionale, assolvendo appieno alla funzione di ammortizzatore sociale per eccellenza. Il Forum, grazie alla capillare presenza sul territorio nazionale attraverso 19 Forum regionali e oltre 500 associazioni aderenti, può garantire un punto di vista privilegiato sulle misure di carattere fiscale o comunque sui temi che potrebbero essere inseriti nel disegno di legge di Bilancio che il governo sta predisponendo, e in un’ottica di più ampio respiro indicare un percorso per la realizzazione di un sistema fiscale tributario e di welfare a misura di famiglia.
«Ora occorre ingranare la quinta su sostegno alle famiglie con figli, buono scuola e cure palliative». Così Domenico Menorello. «Abbiamo offerto ai decisori – ha detto il presidente del network di associazioni “Ditelo sui tetti” – proposte concrete, affinché anche le politiche attive e le norme incoraggino il fiorire di relazioni umane di sostegno alla vita, nascente e fragile». Secondo il presidente «all’Italia serve sempre più rendere centrale l'umano tutto intero, promuovendo una società che custodisca ogni fase della vita, rifiutando la logica dello scarto, moltiplicando l'impegno attorno a tre assi strategici: sostenere la natalità; ricostruire il patto educativo fra tre pilastri come famiglia, scuola, giovani, chiamati a lavorare all’unisono; curare sempre e scommettere su legami relazionali h24».
In questo senso l’esecutivo – si legge in una nota di Palazzo Chigi – si è impegnato a «dare adeguato sostegno economico alle cure domiciliari e a verificare il pieno utilizzo, da parte delle Regioni, dei fondi stanziati dallo Stato per le cure palliative», nonché «alla definizione del ruolo del caregiver familiare», con un disegno di legge da portare a termine «in tempi rapidi». Infine è stata ribadita l’importanza dell’alleanza educativa tra genitori e istituzioni scolastiche, «sulla valorizzazione degli studenti come persone, che ha portato, tra l’altro, all’introduzione del docente tutor».

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