I cortei, gli scontri, i quartieri allagati: il lunedì nero di Milano

Esplode la violenza alla Stazione Centrale, dopo ore di corteo pacifico. Scene di guerriglia urbana, bufera politica. Emergenza anche per la pioggia: interi quartieri allagati. Il nodo delle &quot
September 21, 2025
I cortei, gli scontri, i quartieri allagati: il lunedì nero di Milano
Fotogramma | Pro Pal contro polizia in Stazione Centrale
Annunciata come la giornata dello sciopero generale, che avrebbe avuto nei cortei di lavoratori e studenti il cuore nevralgico della mobilitazione per Gaza, in particolare a Milano, la giornata di lunedì ha assunto le proporzioni di un "lunedì nero" a metà pomeriggio. Due fattori su tutti hanno pesato: l'esplodere della violenza da guerriglia urbana dopo ore di cortei pacifici per la città, nonostante la forte pioggia, e il concomitante, irrisolto allagamento di quartieri simbolo della metropoli, da Niguarda al quartiere Isola.
Intorno alle 14, infatti, sono iniziati scontri nella galleria delle carrozze alla Stazione centrale di Milano. Parte dei manifestanti del corteo pro Gaza ha iniziato a lanciare oggetti e parti di impalcature verso la polizia che ha cercato di respingerli con cariche di alleggerimento e poi ha chiuso i cancelli di ingresso della stazione. Dopo che le forze dell'ordine si sono mosse dalla Stazione Centrale con un fitto lancio di lacrimogeni, i manifestanti hanno reagito con un lancio di pietre fermando l'avanzata di 4 camionette della polizia, costruendo anche delle barricate con bidoni della spazzatura, biciclette e altro in via Vittor Pisani, il lungo viale che porta alla stazione. Immediata la reazione del mondo politico, con Giorgia Meloni che ha attaccato l'ala dura dei manifestanti, parlando di «immagini indegne. Tutti condannino l'accaduto». Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha chiesto di «identificare subito i violenti».
Per Palazzo Marino, però, nel frattempo c'era un'altra emergenza da affrontare: quella legata al maltempo e all'allagamento di interi quartieri. A causa delle forti piogge del mattino, poco dopo le 10 il Seveso è esondato in zona Niguarda, a Milano. Su tutto il bacino del torrente sono caduti millimetri di pioggia e per questo è stata attivata anche la vasca di laminazione di Senago. «Purtroppo la vasca è strapiena e dalle 10-10:15 incomincia ad esondare a Niguarda, nel quartiere Pratocentenaro» ha informato sui social l'assessore alla Protezione civile del Comune di Milano, Marco Granelli, segnalando anche il livello alto del Lambro.
«L'avvertimento odierno - commenta Legambiente - serve a ricordarci che nessuno può dirsi al sicuro quando il cemento di una metropoli toglie il respiro ai corsi d'acqua; le vasche di laminazione del Parco Nord Milano hanno fatto il loro lavoro, utile a far guadagnare un paio d'ore, il tempo di riempirsi prima che l'onda di piena si riversasse nel centro di Milano, mentre a Nord del capoluogo le tante opere ingegneristiche sviluppate per 'tenere a bada' le acque del Seveso, dagli argini ai canali scolmatori alle famose vasche di Senago, aperte oggi per la prima volta, poco hanno potuto rispetto alla furia delle acque gonfiate dalle piogge a monte». In particolare, la tracimazione della vasca di Bresso a contenimento del Seveso è stata causata dalla rottura della paratoia d'ingresso dopo l'impatto con un grosso tronco. L'allagamento ha portato a forti disagi per il traffico, interamente bloccato in alcune zone per ore.

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