Da bene confiscato a nuova casa del teatro. Nel centro di Roma
La giunta capitolina ha assegnato in uso gratuito lo stabile in via della Mercede 12 all'associazione Teatro Azione, che lì farà nascere una biblioteca

Un gioiello di architettura sottratto alla criminalità organizzata torna al servizio della cittadinanza, o meglio, al servizio di quanti vorranno dedicarsi alla recitazione. Il palazzo di via della Mercede 12, in pieno centro storico a Roma, infatti, con l’approvazione della giunta capitolina è stato concesso in uso gratuito all’associazione Teatro Azione, risultata aggiudicataria della procedura pubblica promossa dal dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative. L’immobile sarà trasformato da Teatro Azione, storica scuola di recitazione romana fondata nel 1983 da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco, in un presidio di cultura e legalità: sarà la sede che ospiterà la Biblioteca “Cristiano Censi”. L’immobile di via della Mercede, confiscato e trasferito al patrimonio comunale, diventa così un simbolo tangibile della rigenerazione culturale ed etica della città: da spazio sottratto all’illegalità a presidio di cultura, legalità e bellezza. «Nel cuore di Roma, un luogo dedicato al teatro; un intervento concreto di riuso sociale di spazi che, da simbolo di illegalità, diventano presìdi di cultura, formazione e memoria – spiega Andrea Tobia Zevi, assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale - Stiamo riportando alla collettività numerosi beni confiscati, in centro e nei quartieri, perché ogni luogo recuperato e restituito ai cittadini è un pezzo di città che genera bellezza». In particolare la biblioteca “Cristiano Censi”, prosegue, «sarà uno spazio di pensiero critico, di incontro e di conoscenza, di cultura e teatro, perché Roma è una città che si rigenera anche così, facendo del proprio patrimonio un motore di civiltà».
Il progetto
La biblioteca “Cristiano Censi” sarà uno spazio di fruizione pubblico e gratuito, specializzato nelle arti performative e visive, nella drammaturgia, nella letteratura e nella comunicazione. L’iniziativa nasce con una duplice ambizione: riconnettere la cultura alla formazione civica e trasformare un bene simbolo dell’illegalità in un luogo di conoscenza e confronto. All’interno della biblioteca ci sarà così una sezione sarà dedicata agli autori italiani del Novecento, mentre un’altra accoglierà le correnti europee moderne, da Brecht a Beckett, Ionesco, Pinter, Genet e Lorca, offrendo un panorama completo della scena teatrale del XX secolo. Teatro Azione, che ne curerà direttamente la gestione, ha previsto un programma di eventi civico-culturali dedicati ai temi della rappresentanza, della partecipazione democratica e dell’etica pubblica, in linea con la sua lunga tradizione di formazione artistica e umana.
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