Caritas Ambrosiana piange Donatella e Tommaso, due volti del servizio ai poveri

Donatella Alfarano, 59 anni, ha curato 1.500 progetti nel Sud del Mondo ed è morta dopo una malattia. Tommaso Corradini, 36, social media manager, è rimasto vittima di un incidente
February 7, 2022
Caritas Ambrosiana piange Donatella e Tommaso, due volti del servizio ai poveri
www.chiesadimilano.it | Donatella Alfarano e Tommaso Corradini
Caritas Ambrosiana piange Tommaso Corradini e Donatella Alfarano. Due modi diversi, e complementari, di servire la Chiesa e i poveri. Due vite spezzate in modo crudele. A due giorni di distanza l’uno dall’altro. «Stavano, con le loro scrivanie nella stessa stanza, e ci sono stati portati via insieme. È un mistero di dolore che ci avvolge e provoca», confessa il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, che per la loro morte ha ricevuto un messaggio di cordoglio dall’arcivescovo di Milano, Mario Delpini.

Dare voce ai poveri, fare luce sugli invisibili: la missione di Tommaso

Tommaso Corradini, 36 anni, monzese d’origine, era il social media manager di Caritas Ambrosiana, per la quale lavorava dal 2017. È morto lunedì 7 febbraio, vittima di un incidente stradale sulla A26, in provincia di Alessandria, che lo ha strappato alla fidanzata, ai familiari, agli amici.
Grazie al suo lavoro instancabile, competente e appassionato, aveva fatto crescere in modo robusto il numero di persone che seguono i profili Twitter, Facebook e Instagram della Caritas, «impegnandosi a costruire una narrazione positiva del lavoro quotidiano di tutti gli operatori e volontari che hanno a cuore la sorte dei più poveri», si legge in un messaggio pubblicato nel sito di Caritas Ambrosiana. «Tommaso era convinto che i social, sovente territorio di scetticismo e d’odio, potessero essere contaminati da storie positive, di speranza, di inclusione, di risalita, di visibilità agli invisibili. Continuamente ripeteva che la Caritas Ambrosiana – si legge sul suo sito – aveva enormi potenzialità dando voce ai poveri che quotidianamente incontra. E ha messo tutto sé stesso in un’avventura che, a ben vedere, era il proseguimento delle significative esperienze del suo passato di educatore».
Tommaso aveva iniziato giovanissimo il suo cammino con la Caritas, come volontario durante l’emergenza del terremoto del Molise. Completato il ciclo di studi in filosofia – e con un master in fundrising – era tornato in Caritas nel 2016 come stagista nel Servizio comunicazione. Grazie alle sue qualità professionali e umane, che ha voluto mettere al servizio degli ultimi, nel 2017 è entrato a far parte stabilmente del team di comunicazione di Caritas Ambrosiana specializzandosi non solo nella gestione dei canali social ma anche nella raccolta fondi – e contribuendo, così, a rendere possibili decine di progetti attuati dalla Caritas in diocesi di Milano e nel mondo. «Lo vogliamo ricordare sorridente, energico e pieno di vita sempre attento alle necessità di tutti – prosegue il messaggio pubblicato nel sito della Caritas –, sempre pronto e disponibile per ogni attività da realizzare, sempre propositivo e con la voglia di imparare e sperimentarsi in progetti nuovi e innovativi».

Quei 1.500 progetti nel Sud del mondo: Donatella, impegno senza frontiere

Anche Donatella Alfarano aveva fatto di Caritas Ambrosiana e del servizio agli ultimi una scelta di lavoro e di vita. Donatella, 59 anni, da 30 in servizio alla Caritas, si è spenta sabato scorso, 5 febbraio, dopo una malattia di alcuni mesi.
Fin dall’inizio e per lungo tempo si era dedicata alle relazioni con le Chiese sorelle del Sud del pianeta. Grazie al suo lavoro Caritas Ambrosiana e Ufficio Missionario diocesano hanno potuto dare vita a oltre 1.500 microprogetti cambiando le sorti di altrettante comunità in decine di Paesi del mondo. Ambulatori medici, orti di comunità, pozzi, condotte idriche, scuole, corsi di formazione, centri di aggregazione per minori, percorsi di emancipazione rivolti alle donne: ecco in cosa consistevano quei progetti. Piccoli nelle dimensioni. Con obiettivi ben definiti. Ma in grado di aiutare in modo concreto – e in tempi non biblici – il cammino di sviluppo di piccole realtà.
«“La Dona” è sempre stata capace di ascolto, accogliendo con cordialità vescovi, sacerdoti e missionari in visita a Milano, provenienti da ogni parte del mondo», è il ritratto che si dà di lei nel messaggio pubblicato nel website di Caritas Ambrosiana. «Donatella si è anche occupata di curare per l’Ufficio Documentazione, la raccolta e la distribuzione di documenti, studi, ricerche, pubblicazioni prodotti da Caritas Ambrosiana. La ricordiamo come una persona gentile, appassionata, sorridente, attenta alla cura delle relazioni con i colleghi, volontari e i giovani che frequentano la sede di via San Bernardino. Il ricordo di lei ci sprona a vivere con passione il servizio e l’attenzione agli ultimi».

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