Campi, cantieri, logistica... : dove è vietato lavorare nelle ore calde

Sono 13 le Regioni che con ordinanze cercano di tutelare i lavoratori a rischio. I sindacati chiedono misure nazionali. In Francia chiuse 1300 scuole, interrotta la linea ferroviaria Parigi-Milan
June 30, 2025
Campi, cantieri, logistica... : dove è vietato lavorare nelle ore calde
Fotogramma | Cantieri stradali a Milano, da oggi in Lombardia ordinanza per vietare il lavoro all'aperto nelle ore più calde
Mettere in sicurezza chi lavora all’aperto in queste giornate da bollino rosso e temperature che si aggirano sui 40 gradi. Siamo solo all’inizio di luglio ma l’ondata di caldo che sta attraversando tutta l’Europa ha spinto, spesso su sollecitazione dei sindacati, le Regioni a prendere provvedimenti imponendo uno stop per varie attività nelle ore più calde della giornata. La lista di quelle che si sono mobilitate si allunga a vista d’occhio, fino ad arrivare il numero di 13: dopo Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana. Emilia Romagna e Umbria ieri si sono attivate anche Lombardia, Sardegna e Abruzzo ed oggi anche il Veneto e il Piemonte.
Le categorie tutelate dai campi ai cantieri alla logistica. Dalle 12.30 alle 16 e fino al 31 agosto (o in alcuni casi al 15 settembre) è previsto in queste Regioni lo stop delle attività nei settori con esposizione prolungata al sole come il settore agricolo, quello forestale, nelle cave, nei cantieri edili e stradali e nel settore florovivaistico. Lo stop è limitato ai giorni in cui la mappa fornita dal sistema Worklimate dell’Inail segna un rischio alto. Sono escluse dal divieto le attività urgenti e di pubblica utilità, purché siano adottate misure di prevenzione. Le norme non si applicano alle pubbliche amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio, ai loro appaltatori, agli interventi di protezione civile e di salvaguardia della pubblica incolumità. Tra le novità l’inserimento, previsto per il momento solo dall’Emilia Romagna dei lavoratori della logistica che operano nei piazzali all’aperto tra le categorie a rischio.
Prevenzione con orari anticipati. Altre regioni come le Marche, che lo scorso anno si era mossa solo a fine luglio dopo la protesta dei sindacati, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Trentino Alto-Adige, Valle d’Aosta invece non hanno emesso una specifica ordinanza, ma suggeriscono una serie di misure di prevenzione come l’anticipazione dell’orario di inizio delle attività, l’aumento delle pause in zone ombreggiate con acqua potabile e la rotazione dei lavoratori per ridurre l’impegno fisico.L'ondata eccezionale di caldo ha avuto già effetti tragici.
Imprenditore marocchino morto in un cantiere scolastico mentre eseguiva dei lavori. In Emilia Romagna ieri si è registrata una vittima del caldo: un uomo di 47 anni, Ait El Hajjam Brahim, di origine marocchina, è morto stroncato da un malore intorno alle 12, mentre lavorava sotto il sole nel cantiere della scuola Jussi di San Lazzaro. A Barcellona, dove è stata avviata un'indagine sulla morte di una dipendente dei servizi di pulizia comunali, di 51 anni, avvenuta sabato.
I sindacati al governo: servono misure strutturali. Soddisfatti i sindacati che parlano di provvedimenti dovuti, che confermano un principio fondamentale: la tutela della salute e la sicurezza di chi lavora deve essere la priorità assoluta. Che va estesa a tutti i lavoratori esposti al rischio calore. Con un appello al governo affinché affronti in maniera strutturale le conseguenze del cambiamento climatico nei luoghi di lavoro. “Di fronte a temperature come quelle che si stanno registrando in queste settimane – ha sottolineato la Cgil emiliana - servono risposte che mettano al primo posto la sicurezza e l'incolumità di lavoratrici e lavoratori. È inaccettabile continuare a morire di lavoro: questa strage indegna di un paese civile va fermata con ogni mezzo".Anche le opposizioni attaccano il governo Meloni accusandolo di non aver adottato nessuna strategia di prevenzione, e meno che mai stanziato i fondi per il Piano nazionale di adattamento climatico.
Il presidente dell'Ucoii, l'unione delle comunità islamiche d'Italia, Yassine Lafram ha espresso vicinanza alla famiglia dell’imprenditore marocchino. "L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro che non può diventare condanna, sfruttamento, morte. La nostra Costituzione è vita, non morte. E se vogliamo davvero onorarla, dobbiamo pretendere che nessuno muoia più lavorando. Che ogni lavoratore venga protetto, tutelato, rispettato. Come Ucoii - conclude il presidente - ci stringiamo attorno alla famiglia. E chiediamo giustizia, memoria e azioni concrete. Perché dietro ogni vittima ci sono storie, famiglie, dignità".
Oggi 17 città da bollino rosso. A testimoniare l'emergenza caldo in Italia sono i bollini rossi del bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute: su 27 città considerate, oggi saranno 17 quelle con il massimo livello di rischio caldo. Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia e Torino sono 'rosse' dallo scorso 26 giugno e almeno fino al 2 luglio: nessuna altra città italiana ha registrato questa successione di giorni di caldo record.
In Francia chiuse più di 1300 scuole, limitazioni al traffico a Parigi. Situazione altrettanto difficile in Francia dove si è deciso di chiudere anche le scuole. Il ministero francese dell'Istruzione ha previsto per oggi la chiusura parziale o totale di circa 1350 scuole pubbliche, su un totale di 45mila a causa dell'ondata di caldo torrido che sta riguardando la quasi totalità della Francia. Ieri, le scuole chiuse Oltralpe per lo stesso motivo erano state circa la metà. Sedici dipartimenti francesi, tra cui quello di Parigi, sono stati messi per oggi e domani in allerta rossa caldo. Nella capitale e nell'Ile-de-France, sono state previste anche limitazioni al traffico per l’emergenza smog.
Interrotta la linea ferroviaria Parigi-Milano per temporali. I temporali che si sono abbattuti nella regione Savoia hanno causato un’interruzione dei collegamenti ferroviari tra Parigi e Milano. Saranno bloccati per ''almeno per diversi giorni'', ha riferito all'agenzia France Presse la compagnia Sncf, dopo i violenti temporali nei dintorni di Modane, nella Vallée de Maurienne. Operazioni di bonifica sono in corso. La compagnia ferroviaria auspica che non ci siano danni sui binari, il che renderebbe ancora più lunga l'interruzione. Secondo quanto riferito dalla Prefettura di Savoia, in seguito al caldo torrido che ha interessato la zona, violenti temporali hanno causato la piena, inedita in 70 anni, del torrente Charmaix, causando notevoli danni a Modane e dintorni, nei pressi del confine con l'Italia. Non ci sono vittime.

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