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“La vita promessa”, esageratamente melò

Andrea Fagioli mercoledì 19 settembre 2018
Partiamo da un dato di fatto: i presupposti c'erano tutti. In un periodo di polemiche anche pretestuose sull'immigrazione in Italia, parlare di quando i migranti eravamo noi e all'estero ci trattavano come noi adesso trattiamo chi arriva sulle nostre coste, era già motivo d'interesse. Se poi all'interno c'è una storia di riscatto al femminile in tempi non propizi (una madre coraggio di quasi un secolo fa), gli ingredienti sono sufficienti per mettere insieme una fiction perfetta, di quelle che la direttrice Rai del settore, Eleonora Andreatta, definirebbe capace di rappresentare l'immaginario del Paese con un racconto forte e pervasivo. Ma se aggiungi violenze sessuali, delitti d'onore, omicidi gratuiti, furti, rapine, contrabbando, lotte sociali, disgrazie di tutti i tipi, finisce che il mix non funziona più, gli ingredienti diventano troppi e si sovrappongono. Parliamo di La vita promessa, la nuova miniserie di Rai 1 in quattro puntate (le prime due andate in onda domenica e lunedì, mentre le altre due sono previste il 24 settembre e il 1º ottobre) con la regia di Ricky Tognazzi. La storia, ambientata tra la Sicilia e l'America nel decennio tra il 1921 e il 1930, racconta della bella e risoluta siciliana Carmela Carrizzo che con la sua numerosa famiglia (cinque figli) è costretta a emigrare a New York dopo l'uccisione del marito, l'amato Salvatore, per mano del potente e violento Vincenzo Spanò, da sempre desideroso di possedere la donna. Da qui una serie di vicissitudini che per Carmela, oltre l'uccisione di Salvatore, vanno dal figlio reso disabile dalle botte degli scagnozzi di Spanò alla figlia creduta morta e lasciata in Italia, dal matrimonio per procura per poter entrare negli Stati Uniti alla morte del marito procurato. E così via. Nel viaggio attraverso l'Oceano, Carmela conosce anche il ricco uomo d'affari Amedeo Ferri, ma ogni volta che lo deve incontrare spunta una tragedia. Non c'è respiro. Eccessivo anche il continuo ricorso ai flashback che ogni volta aggiungono un particolare della violenza subita da Carmela a opera di Spanò. La vita promessa è un melodramma in piena regola, con toni decisamente esasperati. Peccato, perché nella fiction non mancano le cose buone, tra cui la recitazione di Luisa Ranieri. Ascolti comunque alti: lunedì addirittura sopra i 5 milioni e 700 mila telespettatori.