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Insegno non brilla nel vecchio Mercante

Andrea Fagioli mercoledì 27 settembre 2023
Alla fine Pino Insegno è arrivato. Finora si è parlato di lui soprattutto per la sua amicizia con Giorgia Meloni e l’eventuale raccomandazione (smentita dal diretto interessato) per tornare in Rai. Il comico e doppiatore ha debuttato lunedì alle 19,55 su Rai 2 con il Il mercante in fiera, un game show quotidiano che a sua volta segna un ritorno in tv essendo già andato in onda con lo stesso conduttore su Italia 1 nel 2006, senza contare una precedente edizione che risale addirittura alla fine del secolo scorso su Telemontecarlo con Jocelyn. Il gioco è sempre quello. La novità dell’edizione di Rai 2 sta solo nelle figure delle carte rese più attuali con la presenza, ad esempio, del Bomber o del Tiktoker. Per il resto due mazzi di carte uguali, uno distribuito tra i concorrenti, l’altro (dal quale vengono tolte le carte che risulteranno vincenti di un montepremi prestabilito) in mano al mercante che guida l’asta, gli scambi e scopre le figure da eliminare. A parte il fatto che anche in questo caso sotto traccia si promuove il gioco d’azzardo, Il mercante in fiera non sembra favorire quella partecipazione da casa che fa la fortuna dei telequiz anche nella versione del game show preserale. Chi vede Reazione a catena tenta di indovinare le parole, lo stesso succede con L’eredità (dove tra l’altro a gennaio approderà lo stesso Pino Insegno), ma anche con i pacchi di Affari tuoi il pubblico a casa dà i propri numeri o commenta se i concorrenti fanno bene o male a rifiutare le offerte del «Dottore». Il mercante in fiera appare insomma meno coinvolgente di programmi analoghi oltre a doversi scontrare con la corazzata Tg1 in onda alla stessa ora. In quanto al conduttore, al momento non brilla per simpatia, mentre l’ammiccante Gatta Nera (alias Lavinia Abate) è l’ennesimo esempio di sfruttamento dell’immagine sensuale della donna. © riproduzione riservata