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Anche riassettare è materia da reality

Andrea Fagioli venerdì 16 giugno 2023
«Siamo entrati nelle abitazioni degli italiani e le abbiamo svuotate»: l’annuncio è altisonante; la verità più contenuta. In qualche casa, però, il team del nuovo programma di Real Time, Sort your life out - Ogni cosa al suo posto (il mercoledì in prima serata), è entrato davvero, le ha svuotate, ripulite e riorganizzate nel giro di sette giorni (roba da non credere, sempre che corrisponda a verità). Tutto quello che viene trovato in casa si trasforma in una distesa impressionante all’interno di una hangar dove i proprietari che si sono sottoposti all’esperimento devono scegliere a quali oggetti rinunciare e a cosa destinarli: donazione, vendita o riciclo. Nel frattempo gli «esperti» (un trio che si occupa di pulizie, riordino e bricolage) rivoluzionano la casa, sistemano gli oggetti salvati e riconsegnano ai proprietari (nel primo episodio una coppia della provincia di Como con due figli piccoli e una abitazione piuttosto disordinata) un ambiente perfetto, un po’ come succede ai gestori dei ristoranti di Cucine da incubo. All’interno di Ogni cosa a suo posto, condotto da Stefania Orlando, compaiono anche didascalie che, ad esempio, ci ricordano che spendiamo in media 3.300 euro all’anno in oggetti che poi non usiamo. Ma come succede spesso in programmi del genere, sostanzialmente senza infamia e senza lode, quello che conta è stimolare la curiosità del telespettatore, invogliarlo a mettere il naso nella cose e nella casa altrui, ma anche di confrontarsi con la propria, magari immaginando che anche nella gestione degli spazi abitativi ci vorrebbero più logica e più consapevolezza. Da sottolineare, infine, l’interesse delle reti Discovery, di cui Real Time fa parte, per i temi legati alla casa, argomento di più programmi che inseguono uno dei principali interessi degli italiani, diventati negli ultimi anni un popolo di proprietari. © riproduzione riservata