Economia

CRISI. Pil: l'Ue frena, l'Italia un po' di più Solo + 0,2% nel terzo trimestre

venerdì 12 novembre 2010
ITALIA Il Pil italiano ha segnato un aumento dello 0,2% nel terzo trimestre rispetto al trimestre precedente. Losegnala l'Istat. Su base tendenziale, cioè rispetto al terzo trimestre 2009, si è registrato invece un aumento dell'1%. Nel secondo trimestre, il Pil era cresciuto dello 0,5%, ma la variazione congiunturale del terzo trimestre è comunque poco sotto le previsioni degli analisti che davano uno 0,3%. Anche su base tendenziale, si stimava un leggero rialzo dell'1,1%, in frenata rispetto all'1,3% del secondo trimestre. La crescita acquisita - vale a dire se non dovesse verificarsi nessuna variazione nel quarto trimestre - è quindi dell'1%.EUROZONAPil in frenata anche in Europa: secondo la stima pubblicata oggi da Eurostat, il prodotto interno lordo è cresciuto di appena lo 0,4% nei 16 Paesi dell'eurozona e nell'Ue a 27, rispetto al +1% registrato nel secondo trimestre in entrambe le aree. Rispetto al terzo trimestre del 2009, il Pil è comunque cresciuto dell'1,9% nell'area euro e del 2,1% nei 27 Paesi dell'Unione Europea. Tra i Paesi membri dell'Ue, nel periodo luglio-settembre 2010, la crescita maggiore è stata registrata in Finlandia, con +1,3%, nella Repubblica Ceca (+1,1%) e in Austria e Slovacchia, con entrambe +0,9%. I dati più negativi riguardano invece la Grecia, con un -1,1%, la Romania (-0,7%) e l'Olanda (-0,1%). In brusca frenata anche la Germania, passata dal 2,3% del secondo trimestre allo 0,7% del terzo.